La Nic-Nazionale Italiana Cuochi, che fa parte della Fic-Federazione Italiana Cuochi e rappresenta il made in Italy nelle iniziative promosse dalla Wacs-Società Mondiale degli Chef, è pronta a confrontarsi con altri 35 Paesi nelle Olimpiadi di Cucina, a Erfurt, in Germania, dal 5 al 10 ottobre (www.olympiade-der-koeche.de). Come momento di verifica, le berrette tricolori hanno sottoposto al giudizio di un ristretto gruppo di invitati a Lallio, nella sede di Pentole Agnelli, il loro programma di gara con cui cercheranno di conquistare medaglie d’oro per la cucina calda e quella fredda.
Il general manager Tacchella si dichiara soddisfatto della preparazione dei suoi campioni, tra i quali spicca il cuoco bergamasco Francesco Gotti (chef del Bobadilla Feeling Club di Dalmine).
Nell’incontro di Lallio, negli accoglienti locali della Saps, il “Centro ricerche per lo studio dei materiali e forme degli strumenti da cucina”, è stata provata la “cucina calda” che verrà presentata dal Senior Team. Un menù di tre portate dai titoli lunghissimi che verrà servito a Erfurt in 110 porzioni ad altrettanti commensali paganti (i biglietti per i piatti italiani sono già tutti stati venduti).
L’antipasto: trancio di baccalà in manto di melanzane, pomodoro confit e finocchio selvatico con crema di sedano rapa; cannolo di seppia ripieno di gamberi rossi e mascarpone con olio al lime e pavé di lattuga con verdure ed asparagi.
Piatto principale: lombo di manzo piemontese al forno con croccante di pane all’extravergine ed erbe aromatiche, salsa vegetale al porro; guanciale di vitellone al Chianti con sfera di semolino ai funghi, crema solida di zucca con radicchio trevigiano al balsamico ed ortaggi trifolati.
Dessert: bavarese con cioccolato al latte e mandarino siciliano su frolla al bacio, morbidone alle mandorle con salsa di passito di Pantelleria; semifreddo al cocco con frutta fresca.
Peccato che a questi concorsi la cucina italiana non possa mai presentarsi nella sua realtà nuda e cruda (e gustosissima, aggiungiamo) perchè occorre star dentro a indicazioni e limiti molto restrittivi dettati dagli organizzatori. La cucina italiana è pressoché costretta vestire abiti non suoi, è costretta a “internazionalizzarsi”. Noi auspichiamo che piano piano sia la cucina italiana a italianizzare la cucina internazionale, visto che il nostro modo di mangiare è ricercato e apprezzato in tutto il mondo (tranne che nei concorsi ufficiali). A quando un concorso internazionale importante e ben fatto in Italia, con regole un po’ diverse?
Al termine della sua esibizione, la nazionale cuochi ha offerto una enorme torta per festeggiare il compleanno di Baldassare Agnelli, titolare della nota fabbrica di pentole e fondatore della Saps.