Compensi a zero per la Giunta. L’Amministrazione comunale di Lurano ha fatto la scelta coraggiosa di tagliarsi gli stipendi, per garantire servizi e nessun taglio al sociale.
La decisione risale allo scorso giugno, ma è stata resa pubblica solo nei giorni scorsi. «I consiglieri non volevano che fosse un’operazione mediatica – ha spiegato il sindaco Dimitri Bugini – La scelta è stata fatta per il bene dei cittadini e per salvaguardare il Bilancio, non per farci pubblicità».
Una lettera indirizzata all’ufficio Ragioneria e il gioco è stato fatto: dal primo giugno assessori e consiglieri lavorano pro bono per il loro paese. Anzi, investendo del loro. Già, perché a Lurano non esistono rimborsi spese o agevolazioni: «Chi si mette a disposizione dei cittadini lo fa perché ama il suo paese – ha proseguito Bugini -. Se abbiamo spostamenti da fare impegniamo le nostre risorse. È il minimo che dobbiamo ai nostri cittadini».
E mentre i colleghi degli altri Comuni lottano con i capitoli di spesa, Lurano si è trovato così con 12.500 euro in più da investire nei servizi. «Abbiamo garantito la partenza del Profilo di comunità e altre piccole necessità per non intaccare il Piano di diritto allo studio – ha spiegato il primo cittadino -. In questo periodo 12 mila euro possono fare la differenza».
Ma non è la prima volta che la giunta luranese sacrifica i propri compensi. Alla prima riduzione del 25 per cento del giugno 2009 ne era seguita una seconda a gennaio dello scorso anno, per cui l’impegno di spesa comunale era sceso dai 25 mila euro ai 12.500 investiti lo scorso anno.
Una scelta condivisa da tutti e all’unanimità. Gioco facile – si commenterà – visto che a Lurano una minoranza non esiste. Ma che un’intera Giunta sia disposta a sacrificare tempo, impegno e fatica per il proprio paese senza avere nulla in cambio non succede spesso. Che i «colleghi» ai piani alti prendano esempio?