Può sembrare soltanto una fastidiosa ovvietà dire che le donne sono diverse dagli uomini; eppure gli uomini sistematicamente lo dimenticano soprattutto quando fanno l’amore. Già cominciare dalle parole ci sono fra i due sessi distinzioni importanti, troppo spesso sottovalutate se non addirittura ignorate.
Prendiamo per esempio l’aggettivo sessuale: generalmente ha per gli uomini un significato diverso da quello che ha per le donne; nei maschi c’è la tendenza di una certa riduttività, a tagliar corto così che “sessuale” è soltanto ciò che a che fare con il piacere, con gli organi genitali femminile. Le signore invece sono complicate e sofiste: per loro può essere sessuale anche quell’ impertinente formicolio alla nuca dovuto allo sguardo di lui o la fugace stretta di mano sulla porta di casa o altre forme di comunicazioni erotiche più allusive che concrete.
E non finisce qui. Anche sul tempo dell’amore fra i due sessi c’è un divario. Gli uomini, si sa hanno una gran fretta, amano puntare alla meta. Mentre per le donne è di straordinario rilievo assecondare il ritmo lento del desiderio. Amano essere preparate, prediligono l’ansia dell’attesa, la tenerezza dei gesti simbolici. L’eccitazione femminile non è scandita né condizionata dall’immediatezza o dall’urgenza di ingovernabili lezioni, così che le donne sono spesso deluse e infastidite dell’influenza maschile. Ne derivano inevitabili reciproche accuse, difficoltà di comunicarsi il reciproco desiderio e la reciproca buona fede.
Proprio per essere fortemente legate, oltre che alla pulsione sessuale, anche impalpabili sensazioni, a sentimenti, a gusti specifici, la sessualità femminile è fragile e misteriosa. Bastano un rumore insolito, un odore non gradevole, una parola a sproposito perché il lento fluire del desiderio si inceppi. Per colmare le differenze di sensibilità tra uomini e donne è necessario costruire un delicato equilibrio tra forza e dolcezza, tra spirito di iniziativa e temporanea passività; in modo particolare bisogna mettere in conto le possibili false partenze ed essere disponibili in ogni momento a riprendere dall’inizio.
Il fatto che le donne non siano così rapidamente infiammabili come i loro compagni le vorrebbero, non è un ostacolo alla buona sessualità. Al contrario, proprio da certe lentezze ed alla complessità delle emozioni scaturisce un piacere automatico, e per ciò stesso più ricco ed appagante. Insomma, non c’è nel desiderio femminile uno schema stimolo-risposta. Tra il primo approccio e la conclusione bisogna avere la voglia, il gusto e la fantasia di metterci di più, molto di più d’un prosaico congiungimento carnale.
Sara Carrara