Il 29 ottobre è stato il cinquantesimo anniversario della consacrazione della nuova chiesa parrocchiale di San Sisto a Colognola, che sostituì quella precedente del secolo XVIII oggi trasformata in auditorium. Fu esattamente il 29 ottobre 1966 che il vescovo di allora monsignor Clemente Gaddi consacrò la nuova chiesa, ideata e progettata dall’architetto bergamasco Giovanni Muzio (1893-1982).
Per dare il giusto valore alla ricorrenza, sabato sera , alle 20, è stata celebrata una Messa solenne presieduta dal vescovo Francesco Beschi. E’ seguito un rinfresco nella sede dell’oratorio. Il giorno dopo, domenica, sospesa la messa delle 11,30 per una “Messa della Comunità” celebrata alle 10,30 alla presenza anche dei ragazzi dei gruppi di catechesi con le famiglie.
«La ricorrenza del 50.o di costruzione della nostra chiesa – afferma il parroco don Francesco Poli – non si limiterà alle celebrazioni di un paio di giorni ma sarà il filo conduttore di tutto l’anno pastorale 2016-17, che tende a rendere la nostra comunità “generativa”, capace di riconoscere la mano di Dio nell’oggi, per cercare di capire come vivere per essere fedeli alla volontà di Dio. Tre in particolare i progetti per il nuovo cammino formativo, che sarà sostenuto da nuovi eventi: crescita umana, spirituale e formativa delle famiglie; formazione umana e spirituale degli adolescenti; crescita socio-culturale nella comunità e nel quartiere».
La ricorrenza dei 50 anni della Parrocchiale di San Sisto ha un valore anche storico-architettonico, oltre che religioso. L’architetto Giovanni Muzio, molto affezionato alla comunità di Colognola, aveva previsto un progetto molto più ampio e complesso, che poi fu ridimensionato per il problema dei costi. Contemporaneamente alla chiesa di Colognola, Muzio in quegli anni lavorò anche al grande progetto della Basilica dell’Annunciazione a Nazareth, completata nel 1969, includendo anche due chiese preesistenti. Proprio per le analogie che esistono tra le due chiese, quella di Colognola viene citata in alcuni testi anche come la “chiesa sorella” o “la piccola basilica di Nazareth”.