Bando alla solitudine per gli anziani, anche in casa di riposo , a Calcio, arriva un sistema per parlare gratis con i propri familiari.
Il mezzo è internet e la tecnologia si chiama Skype: uno strumento grazie al quale gli anziani potranno non solo parlare, ma anche vedere i volti dei loro cari attraverso lo schermo di un computer.
In occasione del primo anniversario della nuova struttura, infatti, nella sala animazione della casa di riposo è comparsa una postazione internet a disposizione degli ospiti.
Ai parenti basterà installare il programma Skype sul proprio computer (è tutto completamente gratis), e inoltrare una videochiamata alla Casa di Riposo «Fondazione don Carlo Zanoncello»: in pochi secondi sarà come essere a due passi dal proprio familiare. Non solo. Con l’inizio dell’anno nuovo, per gli anziani che non possono seguire la messa nella chiesetta interna, anche le funzioni religiose sono tramesse in tutte le televisioni presenti nelle stanze da letto. Un modo per coinvolgere nella vita quotidiana della struttura anche gli ospiti che, per motivi di salute, sono costretti a letto.
«Le nuove tecnologie non sono utili solo ai giovani, e l’arrivo del monitor “touch screen” è stato accolto dai nostri anziani con grande entusiasmo – ha commentato il vicesindaco Giovanna Pagliarini, vicepresidente della Rsa – Assistiti dal personale della struttura, infatti, con Skype gli utenti possono non solo sentire la voce dei loro parenti, ma soprattutto “riconoscerli” attraverso lo schermo».
Sembra poca cosa, eppure la vista delle persone care, che siano figli, nuore o nipoti, ha un effetto straordinario anche sulla salute degli anziani, in particolare quelli affetti da demenza. «Una recente ricerca medica dimostra che le videochiamate con Skype nelle Rsa migliorano le condizioni dei pazienti con demenza – ha proseguito Pagliarini – La vista del volto di un familiare, infatti, può favorire il riconoscimento dell’interlocutore e migliorare le capacità di comprensione del paziente in modo molto più incisivo rispetto a una normale telefonata. Questo sistema, naturalmente, non deve sostituire le consuete visite dei parenti».
Come ha fatto presente la vicepresidente della Rsa, infatti, della decina di utenti che abitano la struttura la maggior parte viene da fuori paese, il che rende internet un vero e proprio «ponte» tra gli anziani e le loro famiglie. Un altro passo verso una maggiore autonomia degli anziani che vivono nella struttura, in attesa che siano realizzati i 25 minialloggi per gli utenti più autonomi. «Vorrei cogliere l’occasione per ringraziare tutti i volontari che si impegnano per migliorare il benessere dei nostri anziani – ha concluso Pagliarini – Faccio un appello a tutte le persone che vogliono contribuire a una buona causa: la vostra età non ha importanza, se volete mettere a disposizione un po’ del vostro tempo libero collaborando alle attività e rendendo più piacevoli i momenti di festa con gli anziani, fatevi avanti. Le porte della Casa di Riposo sono aperte».