Nessuno, almeno in Italia, fa come loro. I fratelli Cerea hanno messo assieme un giro d’affari pari a 15 milioni e mezzo di euro nel solo 2015. Perché c’è il ristorante Da Vittorio alla Cantalupa, certo, ma anche la pasticceria Cavour in Città Alta, le consulenze a St. Moritz, a Milano e a Singapore, la produzioni e vendita di prodotti, soprattutto dolciari (il panettone di casa Cerea fa il giro del mondo). Al secondo posto ci sono i fratelli Alajmo, ristoratori veneti con una decina di locali, con 11 milioni, al terzo una società che fa capo ad Antonino Canavacciuolo – quello di Cucine da Incubo – con poco più di 5 milioni di euro.