La giornata mondiale del donatore di sangue è un momento di celebrazione e ringraziamento nei confronti delle attività di volontariato e di ma è anche un’occasione. Un’occasione per divulgare il sistema valoriale associativo che è il pilastro fondamentale delle attività dell’Associazione, basato su Solidarietà, Gratuità, Dono, Unicità ed Etica del Volontariato.
È proprio grazie a questo sistema e alla generosità della coesa rete di avisini che Avis Regionale Lombardia ogni anno si riconferma come principale risorsa di sostentamento del SSN, a cominciare da una copertura territoriale capillare – Avis Lombardia è la sede di circa il 20% delle Avis presenti sul territorio nazionale e ad essa afferiscono circa il 22% dei donatori volontari che contribuiscono alle donazioni totali per circa il 24% del fabbisogno nazionale di sangue.
Ma a rafforzare la speranza che Avis Regionale Lombardia rappresenta per il territorio nazionale sono i numeri e i segnali di “movimento” postivi come la crescita dell’1% rispetto ai numeri del 2020, per i nuovi giovani donatori, in particolare tra le giovani donne; anche i nuovi iscritti crescono, toccando il +4,3%.
“Non dobbiamo dimenticarci dell’importanza del gesto della donazione, soprattutto durante il periodo estivo – commenta Oscar Bianchi, Presidente di Avis Regionale Lombardia – In questo periodo, infatti, la richiesta di sangue e di emocomponenti aumenta vertiginosamente. Dobbiamo assolutamente far sopravvivere la tendenza di crescita post-covid che si sta registrando, è quindi importante avere una buona strategia divulgativa e di sensibilizzazione. Sono sicuro che anche quest’anno la grande famiglia di Avis Lombardia non ci deluderà; siamo forti e soprattutto siamo una realtà autonoma, indipendente e consolidata nel tempo. Le nostre radici sono salde e scavano a fondo nel suolo lombardo, supportando il SSN con impegno e dedizione”.