La Camera di commercio presenta l’indagine congiunturale per il primo trimestre 2011 e… le istituzioni sono assenti. Produzione, export, lavoro, fatturati…industria, commercio, servizi… in altre parole i numeri sullo stato di salute dell’economia bergamasca.
Ci si immagina che l’appuntamento con la Giornata dell’Economia, evento che coinvolge tutte le camere di commercio d’Italia. sia momento di richiamo non solo per le associazioni di categoria, i sindacati, ma anche per le istituzioni, per gli amministratori pubblici, per la politica. Invece venerdì scorso nella sala giunta dell’ente camerale ad ascoltare i numeri dell’indagine c’era poco pubblico: qualche associazione di categoria (peraltro in gran parte rappresentate non da figure istituzionali, e nemmeno tutte), un segretario provinciale dei sindacati confederali, un rappresentante di un’associazione di consumatori. Amministratori pubblici: zero. Né Provincia, né Comune, né Regione, nè consiglieri provinciali, comunali, regionali. Parlamentari -se l’occhio non ci ha ingannato- nemmeno uno. La Giornata dell’economia in una provincia come Bergamo, poi, avrebbe dovuto fare il… pienone. Un basso profilo ingiustificabile visto che siamo in periodo di crisi, o post crisi o come lo si voglia chiamare, ma pur sempre in una fase in cui conoscere in diretta cifre sull’andamento dell’economia bergamasca dovrebbe essere una priorità. Bergamo.info si limita a far notare questa assenza. Le interpretazioni le lasciamo ai lettori. Una sola nota: come si legge nell’articolo precedente, se l’industria Bg ha ripreso a girare è grazie sì a dinamiche extra bg (quali la ripresa della domanda estera), ma anche alla tenacia di chi sta in azienda (proprietà e collaboratori) ogni giorno a confrontarsi con gli ordinativi e il mercato e non con le chiacchiere, l’assenza di una visione politica globale, i proclami lanciati in conferenze stampa ingessate e le montagne di carta e di consulenze relative a pianificazioni e piani di sviluppo industriale partoriti da assessorati di ogni livello. Se aspettiamo i rappresentanti del popolo…. Forse dovremmo prendere lezioni dalla Cina, sviluppando serie pianificazioni?