Cinque milioni, settecentosessantunomila, novecentottantatre virgola trenta: è quanto il Ministero deve al Comune di Bergamo per saldare il debito sulle spese che Palazzo Frizzoni ha anticipato per garantire il funzionamento degli uffici giudiziari. La cifra è il risultato della differenza tra gli 8.723.725,20 euro usciti e rendicontati dal Comune di Bergamo nel periodo 2011/15 e i 2.961.741,80 che il Ministero ha restituito negli ultimi anni. Nel 2016 poi il Governo Renzi ha sgravato gli enti locali delle spese di funzionamento della Giustizia. Recentemente gli uffici romani competenti hanno stabilito che il rimborso debba essere – nell’arco di 30 anni – in misura pari a 1.827.125,49 euro e cioè una somma pari al 31,71% della somma che ancora spetta al Comune di Bergamo. Anche per questo motivo la Giunta di Palazzo Frizzoni ha approvato stamattina una delibera per rivalersi nel confronto del ministero per avere quel che gli spetta. «Abbiamo deciso di richiedere al Tribunale di Bergamo l’emissione di un provvedimento d’urgenza al fine di tutelare gli interessi dei nostri concittadini da conseguenze che potrebbero rivelarsi molto gravi per la città», commenta il vicesindaco Sergio Gandi.