Concluso il 2017, che ha segnato un lieve calo di compravendite residenziali a Bergamo capoluogo (-3,01%, 1.405 transazioni) e un moderato aumento sul territorio provinciale nel suo complesso (+2,1%, 11.532 transazioni), il primo trimestre del 2018 segna un aumento delle compravendite residenziali, anno su anno, del 9,7 nel capoluogo e del 8% nel resto della provincia. Questa è la fotografia scattata dalla riunione semestrale del Comitato consultivo tecnico dell’Omi, l’osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate riunitosi negli uffici direzionali di Largo Belotti. «I prezzi restano plafonati perché domanda e offerta tendono a incontrarsi su valori più bassi rispetto al periodo pre-crisi – commenta al termine della riunione del Comitato Omi Giuliano Olivati, vice presidente mazionale della Federazione italiana agenti immobiliari professionali e direttore responsabile dell’Osservatorio immobiliare Fiaip Bergamo -. Chi vuole vendere casa deve armarsi di sano realismo, oggi come in futuro, perché le “vacche grasse” difficilmente torneranno, e gli acquirenti sono oggi attentissimi a non comprare fuori prezzo».