La sicurezza del cittadino va tassata! Un paradosso tutto italiano messo nero su bianco in una circolare del Ministero dello Sviluppo Economico, che è stata recapitata in questi giorni nelle prefetture, Bergamo compresa, la quale stabilisce il pagamento di un contributo da parte di quei Comuni che hanno attivato sul proprio territorio un sistema di videosorveglianza, o in procinto di attivazione.
La circolare, datata 24 febbraio 2017, dice espressamente:”L’allegato 6/A della circolare individua i beni materiali rientranti tra gli “investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti” per i quali si applica la maggiorazione del contributo”.
Un’iniziativa così assurda, da farla sembrare quasi una barzelletta dal momento in cui in questi giorni in Parlamento si sta votando una proposta di legge volta ad incentivare i Comuni nell’installazione dei sistemi di videosorveglianza.
Prendiamo il caso di Bergamo, dove tra città e l’hinterland risulterebbero installate oltre 700 telecamere, 86 attive nel comune di Bergamo, all’interno del quest’anno a partire da quest’anno ne verranno aggiunte altre 21 telecamere.
Sebbene nella circolare, l’importo non viene precisato, questa circolare desta non poche preoccupazioni ai sindaci, alle prese con vincoli di bilancio sempre più stringenti e con poche risorse disponibili.