Rasoio in mano e schiuma da barba, la figlia segue le orme del padre.
Una scelta controcorrente quella di Claudia Ricci, 34 anni, unica a Calcio, e probabilmente nell’intera provincia, a gestire un barbiere esclusivamente per uomini. Si saranno stupiti i primi clienti che aperta la porta del negozio di via Papa Giovanni XXIII si sono trovati davanti la sorridente proprietaria, praticamente cresciuta tra forbici, schiuma e lame. L’attività, infatti, fondata 40 anni fa dal padre Vincenzo Ricci, ora in pensione, è passata nelle mani di Claudia.
«Io sono cresciuta qui – ha raccontato la 34enne -. Mia madre restava a casa con mia sorella e io venivo in negozio con mio padre, per me ormai era un’abitudine e mi piaceva stare a guardarlo lavorare. Tutti i clienti mi conoscevano e io mi trovavo a mio agio, era il mio mondo. In pratica facendomi da baby sitter mi ha trasmesso la sua passione per questo lavoro. Poi ho deciso di frequentare una scuola specialistica di tre anni a Bergamo e ho conseguito il diploma come parrucchiera scegliendo di dedicarmi interamente al settore maschile. All’inizio i miei clienti, soprattutto quelli che non mi conoscevano, erano un po’ scettici: sembrava impossibile che io potessi far loro la barba, poi si sono ricreduti e ora mi vogliono tutti bene». Ed è stata proprio la sua volontà di ferro a non farla desistere anche quando professori e famigliari mettevano in dubbio la sua scelta.
«Mio padre racconta sempre di come le abbia provate proprio tutte per farmi andare avanti a studiare e scegliere una professione adatta a me – ha continuato – ma mi piace questo lavoro anche se di donne barbiere non se ne vedono molte in giro». Una storia lunga quella della «Bottega del barbiere», iniziata nel 1963 quando Vincenzo Ricci prese in gestione il negozio. Poi, anche per lui è arrivato il momento della pensione e a prendere in mano le sorti dell’attività ci ha pensato la sua “piccola”. Che, ottimista, ha commentato: «Con mio padre sono stati 40 anni di tagli, novità e chiacchiere come vuole la tradizione, ora spero che il futuro mi riservi altrettanti anni di successo per permettere alla bottega di continuare a essere l’angolo di storia di un piccolo paese».