Nei disturbi del comportamento alimentare (DCA) la provincia di Bergamo supera la media italiana. Bergamo, Treviglio e Valle Seriana i territori più colpiti.
I risultati dell’indagine condotta dal Servizio Epidemiologico di ATS Bergamo al centro del convegno “I disturbi del comportamento alimentare (DCA): Epidemiologia, presa in carico e dimensione sociale, in programma il 9 novembre, dalle 8.30 alle 13.00, nella sala Lombardia di Ats Bergamo, via Galliccioli, 4 a Bergamo. Al via un centro riabilitativo per la cura e prevenzione dei disturbi alimentari in Val Seriana, a Piario.
Anoressia, bulimia, binge eating, disturbi sottosoglia, forme ibride ed Ednos: i disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono particolarmente diffusi in provincia di Bergamo, con una prevalenza superiore rispetto al dato medio italiano. Tra le aree più colpite: Bergamo, Treviglio e la Valle Seriana. È quanto emerge dalla ricerca condotta dal Servizio Epidemiologico di ATS Bergamo.
L’analisi ha riguardato 1.405 persone (di cui 1.361 viventi al 31/12/2017) che tra il 2008 e il 2017 hanno avuto una diagnosi riconducibile ai DCA, dunque circa 140 persone all’anno. L’anoressia è il disturbo più diffuso (pari a 5,5 per 10.000 abitanti), seguito dalla bulimia (2,2 per 10.000 abitanti): entrambi i disturbi risultano sensibilmente più elevati nella fascia di età 15-34 anni (l’anoressia fa registrare un tasso di 17,2 x 10.000 e la Bulimia del 5,7 per 10.000).
Rispetto alla media italiana, la provincia di Bergamo appare superiore sia come prevalenza generale di popolazione (0,12%), sia come prevalenza età-specifica nella fascia 15-34 anni (0,29%).
In Provincia di Bergamo, l’età media del primo evento/contatto sanitario per l’Anoressia (età media di 18,2) appare simile a quanto atteso dai dati riportati in letteratura (individuata nella fascia 15-19 anni). Appare più elevata, di contro, rispetto al dato medio italiano, per la Bulimia (età media di 21,6).
A livello territoriale, le aree più colpite sono: Bergamo, Treviglio e Valle Seriana.
«I disturbi dell’alimentazione sono un fenomeno tutt’altro che da sottovalutare: sono espressione di un forte disagio psichico e coinvolgono migliaia di famiglie in Italia e, come dimostrato dalla nostra indagine, in provincia di Bergamo. Questa valutazione epidemiologica è un primo passo per comprendere meglio la dimensione del fenomeno e per intervenire in maniera più efficace e mirata, seguendo i pazienti e le loro famiglie secondo le migliori linee guida nazionali e internazionali» – ha dichiarato Mara Azzi, direttore generale di ATS Bergamo.
Tra le misure più attese c’è la creazione di un centro riabilitativo per la cura e prevenzione dei disturbi alimentari in Val Seriana, come annunciato da Monica Meroli, direttore sociosanitario Asst Bergamo Est: «Il tema dei disturbi alimentari è oggetto di grande attenzione in Regione Lombardia tant’è che, nella progettualità elaborata per potenziare l’offerta sanitaria nella provincia bergamasca, e in particolare in Valle Seriana, con la recente D.G.R 661 del 16/10/2018 , è stata prevista la creazione di un Centro per la Cura e Prevenzione dei Disturbi Alimentari nel contesto dell’Ospedale di Piario. La struttura, a indirizzo riabilitativo, prevede 10 posti-letto e tutte le dotazioni per l’attività ambulatoriale e di counselling».
La creazione del nuovo centro di cura e il prosieguo delle indagini sui DCA hanno l’obiettivo di fare luce su tali disturbi affinché non siano più percepiti come una realtà sommersa, o come uno stigma di cui vergognarsi, ma anzi come un fenomeno a cui prestare grandissima attenzione. L’anoressia, infatti, è considerata la terza malattia cronica più diffusa tra gli adolescenti da cui si riesce a guarire solo nel 60% dei casi.