Dal sondaggio Trademark del mese di marzo 2011 effettuato su di un panel di oltre 550 managers di strutture ricettive a tre, quattro e cinque stelle situate nelle 46 città italiane più significative per movimento commerciale e d’affari emerge la conferma di una ricorrente percezione sull’housing orobico. (a cura di F. Rossi)
Bergamo con il suo 67% di indice di “room occupation”, in crescita di 2,1 punti sul 2010, si colloca di fatto sul podio delle città italiane d’interesse alberghiero.
Prima di Bergamo, infatti, si collocano soltanto Milano con il 74,7% e Roma con il 68,8%, ma quest’ultime registrano un trend anno/anno decisamente meno tranquillizzante: la prima registra una crescita di 0,5 mentre la seconda addirittura diminuisce di 2,7 punti.
Se infine, confrontiamo il dato con le principali capitali europee, le sorprese non mancano. Infatti, al dato di gennaio 2011, se si escludono Zurigo e Londra con il 76,7% e il 74,8%, quasi tutte le altre segnano dati meno importanti che variano dal 52% di Budapest al 63% di Monaco.
A quanto pare, quindi, Bergamo va sempre di più posizionandosi come città crocevia di traffici commerciali o, tutt’al più, città che registra una richiesta di hospitality sopra la media nazionale se raffrontata alla quantità dell’offerta.