Vini piemontesi in vetrina (e in degustazione) nel terminal partenze dell’aeroporto di Orio al Serio (Bergamo). Credendo molto in questa forma di promozione rivolta alle migliaia di viaggiatori che in un giorno transitano dall’aeroporto Il Caravaggio, l’associazione Gusta Cherasco, in collaborazione con Camera di Commercio di Cuneo, Turismo Alpmed e Booking Piemonte, ha portato in degustazione vini e specialità alimentari di quella parte del Piemonte denominata “Il Barolo del versante occidentale”.
Orio al Serio, con 13 milioni di passeggeri l’anno, è il terzo aeroporto d’Italia per traffico dopo Fiumicino e Malpensa. Rappresenta dunque una vetrina importante per imprese e associazioni di ogni genere. L’enogastronomia italiana, in particolare, sfrutta l’enorme flusso di visitatori (in buona parte stranieri) che transita nello scalo bergamasco, per far conoscere i propri prodotti. All’interno dell’aeroporto, in piazzetta Ilario Testa (lo storico presidente della società di gestione Sacbo), nel Gate 11 del terminal Partenze, il Consorzio Franciacorta, ad esempio, dispone di un grande banco d’assaggio per offrire ai viaggiatori le squisite “bollicine” bresciane. E da due anni lo stesso ha fatto, a pochi metri di distanza, il Piemonte. Lo spazio dedicato alle eccellenze piemontesi è coordinato dalla cordata composta da Camera di Commercio Cuneo, Regione Piemonte, Ascom Bra, Atl di Alba Bra Langhe Roero e Monferrato, Atl di Cuneo, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e Gusta Cherasco.
L’obiettivo dell’iniziativa è quello di raggiungere un pubblico di viaggiatori che conoscono già l’Italia e intendono ripetere il viaggio, visitando nuove destinazioni anche in periodi diversi dell’anno, sollecitando la curiosità verso i prodotti di eccellenza e i grandi eventi presenti sul territorio della provincia di Cuneo.
I 40.000 passeggeri che ogni giorno sostano nell’area partenze internazionali possono immergersi nelle bellezze del Piemonte anche attraverso filmati e fotografie, inoltre i promotori dell’iniziativa intendono raccogliere informazioni utili su gusti e tendenze dei mercati target per l’area della provincia di Cuneo sui quali programmare investimenti in termini di comunicazione e promozione negli anni a venire.
Questo “Spazio Piemonte” è usato via via per presentare le varie eccellenze piemontesi. Fra le quali il posto d’onore è riservato al vino, ai grandi rossi piemontesi (le tre “B”, Barolo, Barbaresco e Barbera, in particolare), noti a tutti gli appassionati di vino ma forse non ancora del tutto al grande pubblico, ai potenziali milioni di degustatori che arrivano in Italia da ogni parte del mondo.
«Siamo – ha detto Umberto Ferrondi presidente di Gusta Cherasco – i “grandi minori” del versante occidentale della Docg Barolo, la parte che guarda la pianura dominata dal Monviso, ma non temiamo confronti sulla qualità».
Presentati a Orio i vini delle sei cantine presenti: Cantine Ascheri (sede in Bra e vigneti in zona di produzione Barolo Docg), Giuseppe Ellena (La Morra), Agostino Bosco (La Morra), Umberto Fracassi Ratti Mentone (Cherasco), Cascina Gavetta (Novello), Le Strette (Novello).
I vini in degustazione: Nascetta di Novello doc (un bianco semiaromatico da vitigno autoctono della zona), il Dolcetto d’Alba doc, il Barolo Docg (in particolare la pregiata annata 2015), il Langhe doc. In abbinamento due specialità di Cherasco: la robiola di capra e la salsiccia al Barolo. Distribuito un interessante opuscolo che mette in evidenza tutte le attrattive storico-artistiche ed enogastronomiche di Cherasco (www.gustacherasco.it).
L’enologo Fabrizio Stecca ha evidenziato le caratteristiche dei vini. Grandi rossi, quelli di Cherasco e del Versante Occidentale, ma anche validi bianchi (dall’Arneis all’autoctona Nascetta) e persino “bollicine” Metodo classico (va assaggiato – garantisce Stecca – il rosé con uve Nebbiolo). Tornando al Barolo, non va scordato che, tra le ultime, accanto ad annate buone ce ne sono state alcune davvero eccezionali: buone le annate 2012 e 2014, ottime le annate 2011 e 2013, eccellente l’annata 2015 (5 stelle) e la 2016 – che sarà commercializzata l’anno prossimo – sarà eccellente (e forse addirittura un gradino sopra il 2015).
Ricordiamo che la zona di produzione del Barolo Docg è spalmata su 11 Comuni situati nell’aerea geografica denominata Langhe nella parte sud della Regione Piemonte. I Comuni sono: Barolo, Castiglione Falletto, Serralunga d’Alba, La Morra, Monforte d’Alba, Roddi, Verduno, Cherasco, Diano d’Alba, Novello e Grinzane Cavour.
La degustazione, molto apprezzata dal pubblico, è stata allietata dalla musica e dalle canzoni popolari di Franco Marocco chansonnier piemontese, accompagnato dai musicisti Roberto Piccolo e Luciano Longo.