«A Bergamo abbiamo lavorato molto anche sul gioco d’azzardo perché i dati erano preoccupanti. A un certo punto abbiamo deciso di mettere un freno. Non è facile perché per anni lo Stato ha spinto per far cassa. Questo ha prodotto disastri terribili con una patologia nascosta». Lo ha detto il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori. «Abbiamo costruito uno studio approfondito per arrivare a un regolamento per comprimere l’offerta del gioco d’azzardo. Il pezzo più importante è quello di aver ridotto gli orari. Noi non vogliamo negare il gioco legale ma va trovato un equilibrio contenendolo. Il divieto di esporre cartelli promozionali, l’obbligo di verificare l’età, la distanza dai luoghi sensibili. L’insieme delle nostre azioni sono state molto contrastate ma il nostro regolamento ha tenuto. Il risultato è che il gioco d’azzardo a Bergamo in contro tendenza è sceso», ha concluso il primo cittadino.