Penultimo appuntamento di prosa al Donizetti è “Gin Game”, una piéce di D.I. Coburn. Questo spettacolo, dai tempi lenti e abbastanza diverso diverso da quelli attuali, ci racconta l’incontro scontro tra due anziani, Fonzia e Weller, ospiti di una casa di riposo.
La scena è occupata interamente dai protagonisti e da un tavolino per il gioco del Gin: Weller, prima solitario, insegna a Fonzia il gioco, nel quale egli eccelle da sempre. Inizialmente è affettuoso e cordiale, ma quando Fonzia, che ha imparato subito a giocare, comincia a vincere superando il maestro, si scatena in lui un disappunto crescente fino alla collera, fino a provocare Fonzia rinfacciandole ogni rimpianto che lei ha.
I due anziani infatti giocando mettono a nudo la propria vita, fatta di delusioni e abbandoni, raccontandosi l’uno all’altro: questi racconti non uniscono però i due giocatori, ma anzi li dividono perchè sono sfruttati come armi da scagliare uno contro l’altro. Il finale vede ancora una volta uno scontro tra i due, ma non sappiamo come sarà poi il loro rapporto: una volta esaurite la munizioni, forse potranno essere amici conoscendo ormai ogni lato dell’altro o forse, come ci suggerisce l’atmosfera creatasi sul palco, si divideranno per sempre ognuno preso dai propri rimpianti.