BERGAMO – “Giù al Nord: stalle, dialetto e strade sterrate: un segretario comunale racconta” (Ed. Tecnograph, Bergamo), è il titolo del libro (autore Francesco Lamberini, giornalista professionista di Bergamo), sulla storia di un segretario comunale di Ariano Irpino che 50 anni fa fu assegnato a un Comune del Nord. Il libro sarà presentato sabato 21 aprile, ore 12,00, alla Fiera dei librai (Sentierone). Presente l’autore, il giornalista Francesco Lamberini de L’Eco di Bergamo, e Piero Vailati, capocronista de L’Eco di Bergamo, che converserà con il protagonista. Parteciperanno segretari comunali bergamaschi e politici locali. Un libro ha meritato la prefazione del Prefetto, Camillo Andreana (anche lui oriundo campano finito Giù al Nord).
Ne ha parlato anche il Corriere del Mezzogiorno e Il Mattino che ha scritto”il progresso in un paesello del profondo Nord poteva arrivare grazie anche a un giovane laureato meridionale”.
“Il sindaco mi faceva da interprete nei consigli comunali dove si parlava solo in bergamasco”, si legge nel libro. In un paese dove a possedere un’auto erano tre persone: un bergamasco, il sindaco, e due meridionali, il segretario comunale e il medico condotto (siciliano).
Nel libro si legge inoltre che le sedute consiliari nei primi anni Sessanta ad Almenno San Bartolomeo si svolgevano in una ex stalla riattata per l’occasione (ma ancora negli anni Ottanta gli uffici comunali del Comune di Roncola San Bernardo erano alloggiati in un garage).
Il libro riporta inoltre diverse testimonianze di tutti gli ex sindaci di Almenno San Bartolomeo: da quelle parole emerge uno spaccato di vita amministrativa locale oggi dimenticato e lontano.
Giù al Nord ripercorre attraverso i ricordi di un segretario comunale in pensione l’evolversi di una comunità locale bergamasca dagli anni del Miracolo economico fino alle soglie degli anni Duemila. Meridionali e settentrionali, strade ancora sterrate e viaggi n autobus lunghissimi, la costruzione delle scuole nelle frazioni, l’arrivo della illuminazione stradale nelle strade di montagna, l’arrivo dei primi computer.