La “questione” della continua generazione di una comunità di relazioni riparative e riconciliative, di una comunità che rende giustizia, chiede di alimentare diverse prospettive. Una prima prospettiva è quella di una nuova risposta al reato, ed alle sue conseguenze. Prospettiva che richiama il diritto penale, il “diritto di punire” direbbe Paul Ricoeur, il valore della norma, la riparazione del danno, il lavoro sulla ferita e l’offesa subita dalle vittime. Una seconda prospettiva riguarda le dinamiche della messa in sicurezza reciproca, le transizioni nei conflitti e le ricomposizioni delle fratture nei legami tra le persone e i gruppi. Questa prospettiva “riprende” i reati dentro le relazioni di convivenza: quelle intersoggettive; quelle legate alle dinamiche di potere e degli esercizi della forza; quelle sociali legate ai meccanismi di inclusione ed esclusione, ai pregiudizi e ai misconoscimenti, alla “costruzione del nemico”.
Si delineano anche altre prospettive: quella educativa e della relazione tra le generazioni, segnata da rotture e interruzioni; quelle della sfida delle diaspore e delle vicinanze – distanze di tragitti identitari ostili, e di memorie nemiche, offese. Su questi orizzonti di convivenza si tratta di avviare nuove pratiche di verità e giustizia. Potremmo, infine, aggiungerne una ulteriore, quella del ripensamento e del ridisegno della vita delle nostre democrazie, perché si rivelino ancora capaci di istituire una convivenza come agorà di confronti e dialoghi in cerca non di omologazioni bensì di cammini comuni.
«Il programma dei seminari tra carcere e università del 2019 si inserisce in una collaborazione feconda che dura da anni e che, tra l’altro, vede lo sviluppo di diversi percorsi formativi tra gruppi di detenuti e gruppi di studenti di laurea magistrale. In università da alcuni anni è attivo un gruppo di studio permanente sulla Giustizia Riparativa. È molto significativo che ai 5 seminari che si svolgeranno all’interno della casa circondariale lavoreranno insieme più di 70 studenti ed alcune decine di persone detenute» – sottolinea Ivo Lizzola, professore ordinario del dipartimento di scienze umane e sociali dell’Università degli studi di Bergamo.
21 febbraio 2019
Presentazione del percorso
Interventi istituzionali
Fraternità difficile, fraternità possibile
Sergio Manghi, Sociologo – Università di Parma
Don Virgilio Balducchi, già Ispettore Cappellani delle carceri italiane
Università degli Studi di Bergamo – Dipartimento di Scienze Umane e Sociali
Piazzale S. Agostino, 2
7 marzo 2019
Una giustizia senza violenza
Remo Morzenti Pellegrini, Rettore Università di Bergamo
Luigi Pagano, Provveditore Regionale Amministrazione Penitenziaria Lombardia
Monica Lazzaroni, Presidente Tribunale di Sorveglianza di Brescia
Marco Bouchard, Magistrato – Tribunale di Firenze
Casa Circondariale di Bergamo – Via Monte Gleno, 61
14 marzo 2019
Patire, fidarsi
Luca Alici, Filosofo – Università di Perugia
Maria Inglese, Psichiatria – carcere di Parma
Casa Circondariale di Bergamo – Via Monte Gleno, 61
21 marzo 2019
Oltre l’odio, oltre l’offesa
Tim Chapman, Forum Europeo Restorative Justice
Bruna Dighera, Psicologa clinica e giuridica
Casa Circondariale di Bergamo – Via Monte Gleno, 61
4 aprile 2019
Decostruire il nemico: una via
Franco Vaccari, Psicologo, Presidente Associazione Rondine Cittadella della pace
Operatori Associazione Rondine
Casa Circondariale di Bergamo – Via Monte Gleno, 61
11 aprile 2019
Il rischio dell’incontro
Silvano Petrosino, Filosofo – Università Cattolica Milano
Maria Agnese Moro, testimone
Casa Circondariale di Bergamo – Via Monte Gleno, 61
17 maggio 2019
Tavola Rotonda
Fare giustizia nel tempo della rabbia – rompere il circuito del male
Il dibattito vedrà la presenza di diversi attori istituzionali tra i quali hanno già confermato la presenza:
Manlio Milani, Associazione parenti delle Vittime Piazza della Loggia – Brescia
Giovanni Grandi, Filosofo, Università di Padova
Mario Schermi, Formatore – Ministero della Giustizia
Teresa Mazzotta, Direttore Casa Circondariale di Bergamo
Amerigo Fusco, Comandante Casa Circondariale di Bergamo
Università degli Studi di Bergamo – Dipartimento di Scienze Umane e Sociali