Rimosse dalla direzione, rimesse dai lavoratori: la sera del 14 febbraio, i dirigenti di Dmg Bergamo (ex Gildemeister) di Brembate Sopra, al centro di una recente vertenza, avrebbero tolto le bandiere di Fiom Cgil e Fim Cisl esposte davanti allo stabilimento. Sono state riposizionate questa mattina (17 febbraio), alle 9, dai lavoratori, riunitisi in assemblea, con un breve corteo.
L’azienda, che conta circa duecento addetti e opera nel settore della meccanica strumentale, era stata al centro di una vertenza nei mesi scorsi per la paventata chiusura di un reparto di sette persone. In quel contesto, i sindacati – Fiom Cgil e Fim Cisl – avevano esposto le proprie bandiere in segno di protesta.
Dopo una serie di incontri tra la proprietà e i rappresentanti sindacali, l’allarme era momentaneamente rientrato. La direzione aveva quindi chiesto la rimozione delle bandiere, a cui i sindacati hanno replicato ribadendo che sarebbero rimaste per protestare contro il mancato rinnovo del contratto, «come sta accadendo in molte altre aziende metalmeccaniche in Italia».
«È l’unica azienda che ha avuto una reazione così forte – commenta Fabio Mangiafico, Fiom Cgil -. Le bandiere restano perché da mesi il contratto non viene rinnovato. L’azienda parla di proprietà privata, ma la fabbrica non appartiene solo al consiglio di amministrazione: è anche di chi ci lavora otto ore al giorno».
Sara Carrara