“Sono bloccati i piani d’azione per il sociale, per i disabili, per il turismo. La situazione delle strade è sotto gli occhi di tutti; gli interventi per l’adeguamento degli edifici scolastici si fanno centellinando le poche risorse in esaurimento di bilancio”. È il quadro della situazione della Provincia fatto da Mario Gatti, segretario generale di FP CISL Bergamo, anche lui, oggi, con una folta delegazione di sindacalisti, lavoratori e delegati bergamaschi, in presidio sotto il Pirellone.
“Decreto enti locali: ancora non ci siamo”. CGIL CISL UIL, con le categorie del Pubblico Impiego, sono scesi in piazza per una giornata di mobilitazione in tutte le regioni per chiedere di modificare il decreto, che ieri ha ricevuto il via libera alla Camera. Il testo ora passa al Senato, ma la protesta non si ferma. I nodi principali restano infatti i lavoratori precari in scadenza, il taglio del salario accessorio e la situazione economico-finanziaria delle ex province.
Tra le moltissime iniziative previste a livello territoriale, questa mattina a Milano, si è tenuto un presidio unitario regionale sotto il Pirellone e un incontro con i gruppi consiliari e la commissione affari istituzionali del Consiglio regionale.
“Nulla viene fatto per stabilizzare i precari delle Province, per ripristinare il turnover e gli incentivi al personale. Oggi i comuni svolgono le funzioni senza sufficienti risorse economiche e umane, con buchi di bilancio che non possono essere sanati senza l’erogazione di fondi e l’approvazione di norme adeguate a garantire il corretto funzionamento degli uffici e quindi servizi efficienti per le persone”.
“Stante questa situazione – conclude Gatti –, è ormai certa la dichiarazione del dissesto al consiglio provinciale di settembre”.