di Cesare Zapperi
Sì, sarà anche vero che la Lega non ha sfondato, che ha incassato qualche sconfitta, che ha rallentato. Ma il partito che in Bergamasca più di tutti ha preso una scoppola è il Pdl. A cui resta giusto la speranza di conquistare Treviglio al ballottaggio (solo grazie all’apporto determinante del Carroccio) per evitare di registrare un’autentica disfatta. Non sarà d’accordo il coordinatore provinciale Carlo Saffioti, autore a caldo di commenti talmente positivi da risultare surreali alla luce della lettura dei risultati registrati nei 37 Comuni chiamati al voto.
Ma come giudicare la sconfitta di Costa Volpino, dove i cittadini hanno premiato un inesperto ragazzo di 26 anni pur di non affidarsi più ad un partito che negli anni scorsi alla guida del Comune ha dato ripetute prove di litigiosità e di protagonismo? E che dire della non meno bruciante battuta d’arresto di Urgnano, altra realtà che è tornata alle urne anticipatamente per implosione della maggioranza di centrodestra governante? E giusto per aggiungere un terzo Comune tutt’altro che irrilevante, guardiamo cosa è successo a Ponte S. Pietro, dove addirittura quello che fino a pochi mesi fa era il primo partito in Bergamasca non riesce a far eleggere nemmeno un consigliere (come peraltro a Cologno al Serio), mentre la poltrona di sindaco va al leghista Valerio Baraldi. Il gruppo staccatosi, e subito messo all’indice, è invece andato molto bene. Segno che forse le scelte verticistiche non sono piaciute agli elettori (in analogia a quanto è avvenuto nel centrosinistra con la cocente sconfitta della Reduzzi).
In realtà il vero problema, il nodo irrisolto del partito berlusconiano resta sempre lo stesso: non avere uomini e strutture sul territorio. Dopo tanti anni, nonostante qualche timido progresso, è rimasto come si dice in maniera forse troppo tranchant “un partito di plastica”. Cioè un contenitore vuoto, straordinario nella mobilitazione per i grandi appuntamenti politici, specie quando il leader godeva di grande vitalità, ma incapace di crescere una classe dirigente e di formare pubblici amministratori. Nei Comuni medio-grandi della Bergamasca si fatica a trovare un rappresentante del Pdl. Certo, a Bergamo c’è il sindaco Franco Tentorio. Ma è un caso se lui, come Pezzoni in corsa a Treviglio, viene dall’esperienza di An, e non certo da Forza Italia? Per il resto, sono leghisti i primi cittadini di Seriate, Dalmine, Clusone, Alzano, Caravaggio, Zogno, Stezzano. Bisogna spingersi fino a Romano di Lombardia per trovare un sindaco Pdl. Non è un panorama esaltante, ripetiamo, per un partito che alle elezioni politiche o regionali supera abbondantemente il 30 per cento, solo episodicamente battuto dalla Lega.
Può darsi, anzi è probabile, che a Treviglio riesca l’impresa. Ma basta davvero per ritenersi soddisfatti? Forse conviene rileggere meglio le tabelle. Chissà che non ci si renda conto di aver esagerato in ottimismo.