E’ nato definitivamente il “gelato al Moscato di Scanzo”. Dopo tante prove e riprove (finora era stato presentato solo nei concorsi ma mai messo in commercio) si è riusciti a farlo durare nel tempo, a fargli mantenere struttura e cremosità, per la gioia degli appassionati del gelato che lo possono godere tutti i giorni. L’idea del matrimonio tra il gelato e il Moscato di Scanzo è stata di Ivan Aidovec, titolare con la moglie Alessia della nuova gelateria “Fiori d’arancio” a Zogno, lungo la strada provinciale della Valle Brembana (348.7355185), che ha in esclusiva la distribuzione di questo prodotto. La ricetta è stata messa a punto e tradotta in pratica dalla storica Gelateria Leffese (di Giovanni e Tatiana Castelli) in collaborazione con l’azienda agricola La Brugherata di Paolo Bendinelli che ha fornito il suo pluripremiato “Doge Moscato di Scanzo Docg”. Ai primi assaggi – è in commercio da pochi giorni – è piaciuto a tutti.
Il gelato al Moscato di Scanzo è stato presentato in chiusura di una serata organizzata dalla “Associazione Produttori e Amici del Moscato – Scanzorosciate” (presidente Frida Tironi, soci che hanno superato le 400 unità) al ristorante-albergo “Villa Cavour” di Bottanuco (Bg). Una struttura che ha 24 anni ma, grazie all’impegno della famiglia Moioli (papà, mamma e i tre figli Marcello, Massimo e Alessandro) , non ha perso lo smalto dei primi anni, guadagnando in esperienza e professionalità. Locali luminosi e spaziosi, 16 camere tranquille, menù che rispecchiano molto il territorio, una clientela affezionata.
La cena al “Villa Cavour” (www.villacavour.com, buono il risotto con scarola e speck, ottima la torta di mele) è stata l’occasione, come sempre avviene nelle riunioni di questa associazione, di assaggiare vini dei produttori associati: in particolare il Vermiglio di Roxia Igt (a base di Moscato di Scanzo non passito, con piccole aggiunta di Merlot e Cabernet) dell’azienda La Brugherata e dell’azienda Savoldi (l’Andrea 2009). Assaggiato anche il Moscato di Scanzo Docg dell’azienda La Corona, vendemmia 2009.
La serata è stata arricchita anche dalla presenza di un produttore vinicolo di Franciacorta, sicuramente un personaggio, Luca Archetti, titolare dell’Agricola Il Dosso di Borgonato di Corte Franca (www.agricolaildosso.it). Un personaggio che con i suoi vini avrebbe meritato una serata a sé, tanta è la ricchezza delle sue esperienze che parlano attraverso i suoi vini. L’incontro rientra nell’allargamento della associazione guidata da Frida Tironi anche in altre province, coinvolgendo produttori di vino di altre zone. Archetti si distingue da tutti colleghi di Franciacorta perché va controcorrente: contro un mare di “bollicine” che caratterizzano la Franciacorta, la maggior parte della sua produzione (circa 30 mila bottiglie l’anno) sono vini rossi, tutti piccoli cru, che Archetti vende direttamente in cantina ai suoi estimatori, esperti e appassionati che comprendono la sua filosofia di vita e di produzione. Durante la serata sono stati assaggiati in particolare due uvaggi di Merlot e Cabernet: il “Mi.Ma.Lo” e il “Calvario”, tutti e due vendemmia 2009, due cru di particolare fascino, ancora giovani e quindi con grande possibilità di invecchiamento, il che è segno di ottima vinificazione.