Due anni di Amministrazione di Bergamo: l’8 giugno del 2014 Giorgio Gori sconfiggeva al ballottaggio il candidato del centrodestra e sindaco uscente Franco Tentorio e diventava Sindaco di Bergamo. Sono passati da allora 731 giorni, nei quali la Giunta del Comune di Bergamo ha lavorato con impegno e serietà. Mancano ancora oltre 1000 giorni alla scadenza del mandato.
Fiori all’occhiello di questi due anni sono sicuramente le nuove soluzioni trovate per alcune grandi aree dismesse cittadine (la ex Caserma Montelungo, vuota dal 1998; gli ex Ospedali Riuniti, affittati un mese fa dalla Guardia di Finanza e dismessi da circa un quinquennio; la bonifica dell’ex gasometro, abbandonato da oltre 40 anni; la demolizione dell’ex macello a Celadina e la realizzazione di un nuovo piazzale) e le restituzioni alla città di luoghi pubblici prestigiosi (come il Salone Furietti della Biblioteca Angelo Mai e il chiostro e la ex chiesa di Sant’Agostino, oltre all’Accademia Carrara e all’ex Monastero di Astino), ma anche il nuovo BergamoWifi (modello per molte città italiane e che sfiora 100mila utenti registrati), la valorizzazione delle Reti sociali e l’attivazione degli Operatori di comunità nei diversi quartieri della città, la messa a punto della nuova piattaforma di promozione turistica Visit Bergamo, il lavoro di internazionalizzazione della città (evidente il lavoro svolto con la stampa e i blog internazionali, ma anche la realizzazione di eventi e mostre di richiamo oltre che il prestigioso riconoscimento di Regione Gastronomica Europea 2017), il nuovo regolamento sulla prevenzione e il contrasto alle patologie legate al gioco d’azzardo, il rilancio dell’attività teatrale e del brand legato alla figura di Gaetano Donizetti.
Non solo grandi temi: sono state ben 25 le strade asfaltate a Bergamo nel 2015 e il 2016 si configura come l’anno dei cantieri cittadini, con decine di opere sparse su tutto il territorio della città e un’attenzione particolare per le scuole comunali (dopo il cablaggio in fibra ottica di tutte e 55, spiccano i lavori di realizzazione della nuova Codussi, la sistemazione della Munari e della Buratti). Da non dimenticare lo snellimento burocratico e la digitalizzazione di molte delle procedure a beneficio dei cittadini, il record dell’ultimo quinquennio per quello che riguarda le assegnazioni di case popolari, l’estensione degli orari dei parchi e dei turni degli asili nido. E tanto altro ancora.
“Il nostro compito, il motivo per cui ci siamo candidati e per cui i bergamaschi ci hanno eletto – commenta il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori – è principalmente uno: fare le cose. Farle per rimettere in moto la città, per consentirle di esprimere le sue grandi potenzialità, per migliorare la vita dei suoi cittadini, a partire da quelli più fragili. In questi due anni abbiamo fatto parecchio, e molto abbiamo seminato, per concretizzare altri risultati nei prossimi anni. Con la collaborazione di molte altre istituzioni e soggetti, privati e pubblici, abbiamo cercato di rendere Bergamo più dinamica e accogliente, più aperta ma anche più sicura, ponendo l’Amministrazione comunale nel ruolo di regia territoriale che le spetta. Abbiamo lavorato in armonia, con buono spirito di squadra, sostenuti dalla fiducia dei nostri concittadini. Ci abbiamo messo molto impegno e ancor di più ne metteremo nei tre anni che ancora abbiamo davanti.”