Il 13 gennaio alle 20,30 presso la Fondazione “Don Stefano Palla-Onlus” di Piazza Brembana, il presidente comm. Pietro Busi, ha presentato ad i Sindaci, ai Parroci ed ai Medici di Medicina Generale dell’Alta Valle Brembana il nuovo progetto “ Troviamo un accordo” che prevede l’avvio presso la Fondazione in via Monte Sole,2 aPiazzaBrembana (tel 0345/82434- fax 0345/82151-www.donpalla.org) del Consultorio Familiare e del, primo del genere nella provincia, Centro di Mediazione.
Perché un consultorio familiare ed un centro di mediazione a Piazza Brembana? Soprattutto cos’è il consultorio familiare ed il centro di mediazione?
Domande queste su cui, nel corso del dibattito con le autorità e gli operatori presenti, si sono aperte molte riflessioni: la sempre più sensibile condizione di disagio, la crescente solitudine dell’attuale stile di vita, gli effetti sociali della crisi economicae la via viamaggiore multietnicità, sono risultate alla base di un serio punto di osservazione delle amministrazioni del territorio. Alcune volte gli stessi attuali operatori, di fronte alla crescente complessità delle problematiche emergenti, sentono il bisogno di un punto di ascolto e di appoggio per condividere le strategie di intervento.
Consultorio e Centro Mediazione sono due strutture che possono camminare di pari passo ed integrarsi in una sorta di filiera del recupero dell’autostima e dell’uscita dall’isolamento. Mentre tutti conoscono ormai le attività tipiche di un consultorio quale punto di ascolto coordinato dalle assistenti sociali, non molti sono al corrente di cos’è un Centro di Mediazione.
Ebbene quest’ultimo è una struttura, formata da professionisti, creata per occuparsi dell’analisi e della soluzione di tutte le problematiche riferite al disagio individuale, ai conflitti familiari e di coppia, tra privati cittadini, come, ad esempio, i conflitti condominiali e di vicinato, interetnici, lavorativi, scolastici, etc. La mediazione ha uno scopo prevalentemente preventivo, finalizzato ad evitare l’inasprirsi dei conflitti, con l’obiettivo di promuovere una comunità capace di recuperare le proprie risorse e competenze nella risoluzione delle situazioni di crisi.
La mediazione è una modalità stragiudiziale di gestione dei conflitti: i mediatori, professionisti, facilitano il dialogo tra le parti in conflitto mantenendo una posizione neutralee offrendo lapossibilità di confrontarsi garantendo la privacy e la piena confidenza degli incontri, limitandosi a fornire alle parti in conflitto gli strumenti per accrescere la reciproca capacità di ascolto e di autodeterminazione delle soluzioni.
Perché, quindi, tentare di trovare un accordo a Piazza Brembana? Perché nel conflitto le parti hanno assicurata un’equa opportunità di esprimere la loro visione del disaccordo e di ascoltarsi reciprocamente; perché la procedura è volontaria e rapida; perché garantisce la riservatezza e l’imparzialità, ma soprattutto, perché conserva l’autonomia: se le parti non dovessero raggiungere un accordo non perdono alcun diritto e possono comunque procedere per le usuali vie oggi esistenti per la gestione delle liti.