I dati sul costo della vita aggiornati al novembre scorso e diffusi dall’Osservatorio del ministero dello Sviluppo economico lo evidenziano. Partendo da una Rimini stile “Paperon de’ Paperoni” e sino ad arrivare ad una Potenza dove per comperare lo stesso paniere di prodotti si risparmia circa il 25% dalla prima in classifica, l’Italia della famiglia alle prese con la spesa quotidiana si spezzetta in tante isole differenti evidenziando una mappa molto eloquente sull’incidenza della crisi economica e sulle reali abitudini di consumo degli abitanti. (a cura di F.Rossi).
Bergamo con il suo – 10% rispetto al top price, si posiziona suo malgrado nella fascia bassa delle città del nord, addirittura sotto le limitrofe Brescia, Milano e Verona.
Non mancano pero’, osservando bene le statistiche ed a parità di area osservata, delle provincie sinonimo di “buon mercato”: è il caso di Lodi e Como nel Nord Italia dove chi è in cerca di affari potrebbe senza doversi sobbarcare lunghi e costosi viaggi, agevolmente beneficiare di sconti pari al 20% rispetto alle “boutique” del carovita.