Introdotta dal Governo una nuova agevolazione di 300 euro per favorire la ripresa dell’attività sessuale, il bonus potrà arrivare sino a 600 euro al Sud.
La norma è stata fortemente voluta dal M5S per accrescere il consenso della propria base elettorale nel Mezzogiorno, in particolare è stata studiata per tutti coloro che, percependo il reddito di cittadinanza ed avendo tutta la giornata a propria disposizione, potranno così accrescere le proprie entrate in modo costruttivo e divertente.
Il PD ha preteso che venisse estesa a tutto il Paese rendendo la norma più democratica così da non escludere alcuna regione.
Anche Italia Viva ha sostenuto la proposta chiedendo che il bonus venisse erogato non in funzione del numero degli orgasmi mensili ma dall’incremento degli stessi rispetto alla media del trimestre precedente ed è per questa ragione che la norma è stata deliberata “salvo intese tecniche”.
Nessuna obiezione dalla Lega che ha trovato l’idea in linea con il suo provvedimento bandiera (quota 100), infatti, grazie a questa soluzione innovativa, i nuovi pensionati potranno distrarsi e tornare ad essere socialmente utili.
Forza Italia aveva inizialmente criticato la proposta ma Berlusconi, particolarmente sensibile al tema, ha messo tutti a tacere.
Sembra che Calenda abbia fatto osservare che, a causa dell’inefficienza dell’amministrazione, ogni orgasmo potrebbe costare ai contribuenti sino a 3 mila euro ma il suo staff gli ha fatto notare che, se vuole sperare di superare il 2% dei consensi, deve essere più empatico e più aperto alle esigente di un elettorato che esige risposte e risultati immediati.
Ci si aspetta qualche critica a livello europeo, in particolare dai Paesi cosiddetti frugali, ma è ormai chiaro a tutti che il denaro va assolutamente fatto girare, non importa come. Unica voce dissenziente quella di Adriano ….