Nel 2012 le 823.620 imprese lombarde dovranno pagare allo Stato un caro bolletta di oltre 17,4 milioni di euro: è il primo aumento deciso dal governo Monti in concomitanza con la neutralizzazione delle Province. I dati emergono da uno studio sull’addizionale dell’energia elettrica nel passaggio del tributo dalle Province allo Stato.
L’aumento della tariffa è stato deciso dal Ministero dell’Economia con un decreto del 30 dicembre scorso in ordine alla determinazione dell’aliquota dell’accisa sull’energia elettrica impiegata, per qualsiasi uso, in locali e luoghi diversi dalle abitazioni. Tale addizionale, passando da provinciale a statale, dal 1° gennaio 2012 è salita a 0,0121 euro, cioè 12,1 euro in più per 1.000 chilowattora di consumo.
“Per le aziende bergamasche,il caro bolletta voluto dal Governo è del 6,5%, una vera e propria stangata che colpirà tutto il tessuto produttivo– afferma il presidente della Provincia di Bergamo Ettore Pirovano -, in particolare ne risentiranno le aziende artigiane, che proprio sull’energia elettrica basano lo svolgimento della loro attività. Sia chiaro che questo ulteriore balzello nulla ha a che vedere con la Provincia di Bergamo che, invece, vede venire meno l’entrata dell’addizionale sull’energia elettrica per un importo di 17 milioni di euro. Ancora una volta si aumentano le tasse e si riduce il federalismo fiscale”.