Le steppe dell’Asia li attendono. Sono partiti la scorsa settimana da Bergamo – e lunedì da Klatovy, in Repubblica Ceca – i tre team bergamaschi che partecipano al Mongolian Rally: due equipaggi del Team Bergamatti e il Bergamo Mongolia Bergamo Team, per un totale di tre Fiat Panda opportunamente attrezzate, più il Fiat Scudo della Bass Hot Band, cercheranno di raggiungere dopo oltre 13 mila chilometri la capitale del Paese che fu di Gengis Khan: Ulaan Bataar.
Da tempo gli intrepidi avventurieri si stavano preparando al raid automobilistico con finalità benefiche, che mette a dura prova equipaggi e autovetture di piccole cilindrata lungo le piste dell’Asia centrale, attraverso deserti, panorami mozzafiato, il Pamir e le leggendarie città della «Via della Seta».
Pochi giorni prima della partenza il Team Bergamatti che ha salutato sponsor, amici e sostenitori, nel corso di una serata in un locale di Bonate Sotto, ha deciso un cambio di itinerario. «Volevamo percorrere un tratto maggiore di strada in Kazakistan – ha spiegato il 25enne Diego Pagnoncelli, che partecipa all’avventura con Massimo Teoldi, Daniele Formenti, Pasquale Palmisano e Emanuele Imberti – per arrivare a Baikonur in concomitanza con il lancio di una navicella spaziale. Il lancio è stato però rinviato, quindi abbiamo scelto di seguire l’antica Via della Seta». Il giorno della partenza i Bergamatti si sono trovati con l’equipaggio di Bergamo Mongolia, composto da Mauro Battaglia e Federico Confortini, davanti a Palazzo Frizzoni. Dove sono stati ricevuti da una delegazione del Comune.
Alla meta i mezzi saranno messi all’asta per fini benefici. Sperando siano ancora in buone condizioni…