Continua a ritmi vertiginosi il consumo di suolo in provincia di Bergamo. Secondo i dati dell’Ispra (Istituto Nazionale per la Protezione dell’Ambiente) da novembre 2015 a maggio 2016 in provincia di Bergamo sono stati cancellati 110 ettari, vale a dire che ogni mese sono andati irrimediabilmente persi 16 ettari di suolo (5.300 mq al giorno). In pratica è come se in 7 mesi fosse sparito dalla cartina il comune di Fiorano al Serio. Lo rende noto Coldiretti Bergamo in occasione della giornata mondiale sul consumo del suolo che si è celebrata oggi, 5 dicembre, lanciando l’ennesimo appello sui pesanti effetti che questo comporta dal punto di vista economico, occupazionale ed ambientale. «Il continuo sacrificio di fertile campagna – sottolinea Coldiretti Bergamo – va ad incidere sulla produzione agricola di qualità, sulla sicurezza alimentare e ambientale oltre che sul degrado idrogeologico del nostro territorio che resta così più fragile rispetto agli effetti dei cambiamenti climatici, a partire dalle precipitazioni sempre più intense e frequenti, con vere e proprie bombe d’acqua, che il terreno non riesce ad assorbire».