Puntuale e in continuo miglioramento, perché «non basta essere eletti se poi si viene in Consiglio solo per scaldare la sedia o peggio, spesso non si viene neppure in Consiglio per i troppi impegni». Il report sulle presenze e sull’attività degli eletti a Palazzo Frizzoni di Simone Paganoni, consigliere comunale (di Patto Civico) puntiglioso che all’occorrenza sa fare il guascone, diventa ogni anno più interessante. «Negli ultimi quattro anni – annota Paganoni – ho segnalato coloro che risultavano presenti ai consigli ma avevano la cattiva abitudine di arrivare in ritardo e/o andarsene in anticipo riducendo la loro presenza in aula a pochi minuti di lavoro. Da tre anni mi sono reso conto che anche questo dato non bastava e, prendendo spunto dal sito parlamento.openpolis.it, presento una tabella con il lavoro che ciascun consigliere svolge nell’ambito del suo mandato». I più ritardatari sono i rappresentanti leghisti e il consigliere con più interventi è Roberto Bruni (Patto Civico, seguito dallo stesso Paganoni). I più «assenteisti» sono Tommaso D’Aloja (assessore all’edilizia, Pdl) e Enrico Fusi (Patto Civico), con 36 assenze a testa su 147 sedute.