Dopo avere riempito la provincia di centri commerciali e messo in ginocchio i negozi di vicinato ora si è forse capito che il centro della città e dei paesi vanno rivitalizzati. Ed allora sono stati inventati i “distretti del commercio” che, in pratica, significa cercare di riportare la gente a fare le spese sotto casa.
Il presidente della cciaa, Paolo Mavestiti, nella sua relazione alla 65ª assemblea generale dell’Ascom – l’Associazione Commercianti – di Bergamo, ha identificato nei distretti commerciali una delle possibili strategie vicenti per riuscire aggredire con efficacia la crisi che attanaglia anche il commercio della nostra terra.
Ma intanto i centri commerciali continuano ad aumentare e i negozi di vicinato continuano a chiudere …
Si badi bene che il problema non è solo bergamasco.
Per debellare questo cancro che sta infestando tutti i popoli ci si deve astenere dai consumi … e si trova la guarigione!
Vivere può essere semplice, ma è reso quasi impossibile dalle cricche del potere e dalla loro buronecrosi.
E pensare che per nutrirci bastano acqua, frutta, verdura, cereali e legumi.
E invece?
Guardatevi “Food Inc” per avere un’idea di cosa stanno facendo.
GUARDATELO. Poi direte se una bistecca, un pollo o un salume è solo bistecca, pollo e salume o può chiamarsi con un altro orribile nome!
Guardate i documentari di Robert Kennet !
Guardate Report della nostra amica Milena Gabanelli !
Si combatte stando fermi, dicendosi di no: “avrei preferenza di no!”, per ritrovare i valori relazionali e affettivi, per la “liberazione da uno Stato coercitivo” che si regge sui consumi e sul signoraggio… altro che amor patrio!!
Ci stanno rubando la vita!
Abbiamo più rispetto per noi stessi, per le nostre abilità, capacità…
I più non vedono che ci hanno tutti alienati, drogati… resi dipendenti di un narcovillaggio generatore di miseria e cancro?
Siamo preda di multinazionali e ipermercati… ridotti a lavori inutili, ripetitivi e l’ingegno calpestato.
Risvegliarsi però dalla schiavitù dell’oppio richiede voglia, volontà… forza, tempo, dignità… e spesso si preferisce, una volta iniziati, assumere la dose quotidiana per la paura della verità di se stessi.
Una paura che non esiste, ma resa possibile dall’ignoranza e dalla sottomissione collettiva.