Lo stabilimento Abb di Dalmine è un vero gioiello. Si producono interruttori e quadri elettrici di media tensione, ci lavorano 650 persone e c’è un laboratorio di ricerca d’avanguardia. Da qualche giorno c’è anche un operaio molto speciale (e infaticabile) all’opera nel reparto produzione: YuMi, primo umanoide collaborativo presentato dal gruppo industriale 4 anni fa a Zurugo. Un robot a doppio braccio pensato per una nuova era dell’automazione, progettato per l’utilizzo ad esempio nel montaggio di minuteria, in cui gli esseri umani e i gli automi eseguono congiuntamente le stesse operazioni. YuMi è l’abbreviazione di «you and me», cioè una collaborazione «tra me e te».
Direttore d’orchestra. Anche se con la sua voce Andrea Bocelli ha incantato il teatro Verdi di Pisa, è stato soprattutto YuMi a rubare la scena al tenore toscano lo scorso 12 settembre: per la prima volta, infatti, è stato un robot a dirigere l’orchestra. La grande serata – dal titolo A Breath of Hope – del primo Festival internazionale della robotica, ha dunque visto come protagonista il prototipo a due bracci meccanici che volteggiavano in aria con tanto di bacchetta. Gli organizzatori della kermesse hanno spiegato in una nota che «è stato il maestro Andrea Colombini a impartire i movimenti necessari a YuMi, robot collaborativo in grado di lavorare a stretto contatto con addetti umani in totale sicurezza».