La latteria Locatelli di Emanuela Carenini in via Colleoni 22/C dovrà chiudere perché l’edificio in cui si trova al piano terreno è stato messo in vendita.
La latteria, unica nel quartiere con questa denominazione, rappresenta uno dei negozi storici di Città Alta: con i suoi 55 anni di esercizio con l’attuale gestore e 15 con il gestore precedente è probabilmente il negozio di alimentari con maggior anzianità di servizio e rappresenta oggi l’unico punto vendita con prodotti di drogheria (detersivi e simili) nel quartiere.
Il ricambio di attività nei negozi di Città Alta è oggi vertiginoso e viene dettato non solo dalla crisi ma anche dagli alti affitti richiesti.
Il Piano Particolareggiato di Recupero di Città Alta e Borgo Canale vigente dal 2005, all’Art 69 delle Norme tecniche di Attuazione dice: «l’Amministrazione Comunale adotterà azioni per: l’utilizzo del patrimonio comunale non monumentale per il soddisfacimento dei bisogni in termini di esercizi commerciali di vicinato e di edilizia sociale; l’individuazione e promozione dei negozi storici e di servizio da riconoscersi come servizio nel Piano dei Servizi ai sensi della LR 12/2005 anche attraverso un patto per la qualità degli esercizi pubblici in città alta in collaborazione con la CCIA e le associazioni di categoria.
Ci sembra proprio il caso, a nove anni dalla approvazione del Piano Particolareggiato, di vedere applicata almeno una delle norme, la prima qui citata, che ci aveva convinto a suo tempo della bontà della impostazione del Piano stesso per la vitalità di Città Alta. Chiediamo quindi alla Amministrazione Comunale di esaminare il caso sopra riportato nello spirito del PPRCA.
Chiediamo altresì alla Amministrazione Comunale di impegnarsi fortemente nel rendere possibili le previsioni del piano per tutte le realtà di negozi di vicinato presenti in Città Alta, poiché temiamo che purtroppo la perdita di queste residue realtà commerciali non finisca con la chiusura della latteria di via Colleoni: altri negozi hanno già chiuso e altri rischiano di doverlo fare a breve.
Ricordiamo che favorire la permanenza nel centro storico di negozi utili al soddisfacimento delle necessità quotidiane della gente che vi abita contribuisce a salvaguardare il tessuto sociale, tutelando i bisogni dei più deboli, anziani in primo luogo, che hanno difficoltà a rifornirsi presso supermercati o punti vendita lontani.
Significa anche preservare l’aspetto domestico e di normalità tipico di un autentico centro storico abitato che è precisamente ciò che rende Città Alta così speciale.
Associazione per Città Alta e i Colli – Beppe Cattaneo