All’Ospedale di Treviglio scatta la carica dei 500 per un posto di lavoro da aiuto infermiere. Sono 555 i candidati in lizza per i 5 contratti a tempo indeterminato per una posizione da operatore socio sanitario messi a bando dall’Azienda ospedaliera della Bassa.
Sarà la crisi economica, sarà il fascino del posto fisso, ma mai come ora l’assunzione nel ruolo di «Oss», operatore socio sanitario all’Azienda ospedaliera di Treviglio, è stata appetita. Cambiare le lenzuola, servire i pasti, sostituire una flebo o provare la temperatura è diventato un miraggio.
Lunedì sono arrivati da tutta Italia per partecipare al concorso indetto nei mesi scorsi. Le domande giunte alla segreteria dell’ufficio concorsi e accettate sono state ben 555. Tutte regolarmente pubblicate sul sito dell’ospedale. Un elenco infinito che ricorda situazioni più abituali in altre parte del Paese. Se una volta infatti era soprattutto nel Sud Italia che il posto pubblico era considerato una meta ambita e per ogni concorso si assisteva a una valanga di domande fino a diventare oggetto dei servizi televisivi dei telegiornali ora anche la Bassa bergamasca deve fare i conti. Tanti infatti gli aspiranti aiuto-infermiere provenienti dal Centro Italia e dal Meridione con record di domande arrivate da Roma e Napoli, ma tante anche le richieste arrivate dalla nostra zona.
Fare l’«ausiliario», così veniva indicata una volta questo lavoro, non è più solo un lavoro femminile, i candidati infatti si dividono equamente tra maschi e femmine.
Sorprende invece scoprire che non solo giovani in cerca di una prima occupazione ma anche uomini e donne che forse dovrebbero cominciare a pensare alla fine carriera. Tra coloro che hanno presentato le domande infatti figurano diversi ultracinquantenni.
Numerosi poi, con grande sorpresa dell’Azienda ospedaliera, gli ex imprenditori. Commercianti, artigiani, liberi professionisti e partite Iva che, colpiti dalla crisi economica degli ultimi tre anni, hanno chiuso la loro attività e cercano ora un’occupazione in cui riciclarsi per un avvenire decisamente più tranquillo. Cinque posti dunque per lavorare in corsia facendo assistenza ai malati e ricoprendo le funzioni «alberghiere» dell’ospedale.
La selezione è iniziata lunedì e durerà tutt’estate.