Divertirsi sino a tardi: all’estero è normale, a Bergamo è uno scandalo. Passeggiando sotto le stelle in Borgo Santa Caterina è finita con l’ntervento della polizia che voleva mandare a dormire la gente subito dopo mezzanotte. Il programma prevedeva dalle 20 alle 24 la chiusura del borgo al traffico, l’apertura dei negozi e uno speciale live. Naturalmente i residenti hanno subito qualche fastidio. Purtroppo la legge impedisce che dei ragazzi facciano una risata fuori da un bar ed è necessario che il Comune organizzi delle deroghe speciali – come quella di S. Caterina – per lasciare divertire anche chi non può andare in vacanza a Porto Cervo. E’ scontato che, in queste rare occasioni di divertimento, la gente si sfoghi.
In realtà la cosa veramente strana è che a Bergamo non esista una discoteca. La barzelletta che ci hanno sempre raccontato è che venne fatta una promessa ai tempi della guerra … La Curia, dicono i più informati, non vorrebbe (non è vero).
In realtà è che non si è ancora capito che Bergamo dovrà vivere anche e soprattutto di turismo. Sul Viale Vittorio Emanuele sarebbe carino trovare locali e non banche !
La soluzione? Iniziamo a consentire ai locali di stare aperti in città sino a tardi. Alziamo i limiti alle emissioni sonore che sarebbero causa di disturbo della quiete pubblica: ora, se un cliente si soffia il naso troppo forte uscendo dal ristorante dopo le 22, il locale rischia di chiudere (mentre è normale sopportare motorini senza marmitta che si sentono ad 1 km di distanza).
La gente (turisti compresi) vuole divertirsi tutto l’anno ed in tutte le vie.