La “sua” Nation Gallery of Australia ha ospitato capolavori rinascimentali della “nostra” Accademia Carrara per quattro mesi. È stato un successo. A tal punto che il presidente della pinacoteca di Canberra, Rupert Myer, il 26 aprile è passato da Bergamo per un incontro al Donizetti.
A introdurre l’ospite Claudia Sartirani, assessore a Cultura e Spettacolo del Comune di Bergamo, che ha ricordato le emozioni dell’inaugurazione della Mostra, ha ringraziato Myer e lo staff della National Gallery per il grande contributo dato alla valorizzazione delle opere della Carrara in esposizione e ha annunciato il proseguimento del proficuo rapporto di collaborazione con il Ministero della Cultura australiano anche in vista di possibili coproduzioni operistiche nel nome di Donizetti. Tutto secondo il motto, che l’assessore ha più volte riproposto negli ultimi mesi, per cui «la cultura non si consuma, ma si riproduce».
Erano ottanta le opere della Carrara in esposizione, alcune delle quali sottoposte a restauro per l’occasione; 230 mila i visitatori in quattro mesi per un indotto di 60 milioni di dollari australiani (circa 47 milioni di euro).