Il 23 aprile è stato il primo anniversario dalla riapertura dell’Accademia Carrara di Bergamo. Oggi è un museo riconosciuto che raccoglie sempre maggior consenso di pubblico (quasi 115mila i visitatori in un anno) e di critica, ha organizzato e organizza progetti importanti, consolida relazioni nazionali e internazionali, prosegue nell’attività di ricerca e conservazione e che si prepara al futuro grazie a un nuovo direttore, Emanuela Daffra, e una nuova Fondazione presieduta da Giorgio Gori.
Il nuovo ordinamento della collezione permanente comprende un totale di oltre 600 opere esposte (il 30% in più rispetto alla storica sistemazione) tra dipinti, in larga maggioranza, e sculture; il percorso si sviluppa su un arco cronologico di cinque secoli, dall’inizio del Quattrocento sino alla fine dell’Ottocento, toccando le principali scuole pittoriche italiane, dalla Lombardia al Veneto, dal Piemonte all’Emilia Romagna, dalla Toscana all’Umbria; non mancano sguardi alla pittura d’oltralpe, specialmente alle Fiandre e all’Olanda.
L’allestimento della Carrara si caratterizza come un percorso storico-artistico ed emozionale, dai grandi nomi della pittura di tutti i tempi agli esempi della ricchezza e vastità della raccolta, da piccoli capolavori assoluti a opere solenni, da spazi caratterizzati da un’atmosfera più raccolta a sale più ampie illuminate da grandi vetrate.
È proseguita durante questo primo anno la campagna conservativa, con interventi che hanno interessato una parte considerevole del patrimonio. I restauri, dal 2008 a oggi, hanno coinvolto circa 130 opere tra i più importanti capolavori di Accademia Carrara, oltre a una serie di lavori meno conosciuti perché mai esposti prima. I numerosi interventi di restauro, compiuti in questi anni da eccellenti laboratori italiani, hanno interessato diversi livelli di azione su opere straordinarie.
Impegnata nella ricerca e nella valorizzazione del proprio patrimonio sia a livello nazionale sia internazionale, la Carrara ha inoltre messo in campo una politica di valorizzazione delle proprie collezioni, organizzando mostre, in collaborazione con alcune delle più prestigiose sedi museali italiane ed estere, dall’Australia agli Stati Uniti, dall’Europa alla Russia, che hanno coinvolto circa un milione di visitatori. Un’attività che ha permesso di ampliare enormemente la conoscenza di Accademia Carrara a livello mondiale, divenuta ambasciatrice del Rinascimento italiano, e non solo, dentro e fuori i confini e di tessere relazioni e partnership preziose.