«Carrara aperta per restauri. Il viaggio delle opere della pinacoteca in Italia, in Europa e nel mondo, sembra davvero non avere fine. La chiusura dell’accademia, la cui storica sede è in fase di restauro come tutti sappiamo, si fa, ancora una volta, anzi, tre volte di più, occasione per farne conoscere le più importanti collezioni fuori dalle mura di Bergamo». L’assessore alla Cultura del Comune Claudia Sartirani non nasconde l’orgoglio per un patrimonio fondamentale della città che sta facendo il giro del mondo. Dopo, senza citarli tutti, la Fondation de l’Hermitage a Losanna, il Museum of Fine Arts di Budapest, il Chiostro del Bramante di Roma e il Palais des Beaux Arts di Bruxelles, le opere della Carrara hanno tre nuovi prestigiosi appuntamenti di stampo internazionale: “Il capolavoro non esiste. L’universo Zeri dall’Accademia Carrara di Bergamo al presente” al Museo Diocesano di Bressanone; “Preludio all’Ambasciata. Otto dipinti dell’Accademia Carrara di Bergamo per un incontro con Washington” all’Ambasciata italiana di Washington; “Capolavori della pittura veneziana del Settecento dalle collezioni del Museo dell’Accademia Carrara di Bergamo” al Waldemarsudde Museum di Stoccolma. Una bella pubblicità, non c’è che dire.