E che a nessuno venga in mente di farsi una birretta nei parchi pubblici o di fermarsi a chiacchierare di fronte ai bar della città. E’ con un’ordinanza che non lascia spazio a dubbi che il primo cittadino di Capriate Cristiano Esposito ha deciso di prevenire un fenomeno che si ripete ogni estate e che ogni estate costringe il comando di Polizia Locale a rispondere a decine di telefonate di cittadini infuriati. «Sul territorio comunale – ha scritto di suo pugno il primo cittadino – sono vietati tutti i comportamenti che, incidendo direttamente o indirettamente sulle condizioni di decoro degli spazi e la vivibilità dei cittadini, ledano il bene della sicurezza urbana».
Che, tradotto dal burocratese, significa che è bene che questa estate nessuno si azzardi a bere e a far baccano fino a notte all’interno dei parchi cittadini, o che scelga l’ingresso dei bar come luogo di ritrovo, dove fare capannello e dove chiacchierare fino alle prime luci dell’alba. Ipotesi tutt’altro che raminghe, visto che solo l’anno scorso gli interventi del comando di piazza Libertà erano stati decisamente numerosi. E per cercare di dar corpo alla propria ordinanza, il sindaco Esposito ha deciso di toccare i diretti interessati nel bene più caro: il portafogli, stabilendo di applicare sanzioni che arrivano fino a 500 euro.
«E’ vietato a tutti i frequentatore di luoghi pubblici o aperti al pubblico di porre in essere qualsiasi comportamento che rechi turbamento all’ordinata convivenza civile – ha sottolineato – ed in particolare è vietato tenere comportamenti che disturbino la pubblica quiete con rumori, schiamazzi e musica ed effettuare bivacchi sul suolo pubblico, assumendo comportamenti palesemente indecenti o fastidiosi». E dove sia puntato l’indice del sindaco è fin troppo chiaro: a partire dal parcheggio antistante Villa Carminati, a San Gervasio, spesso teatro di scontri fra extracomunitari, al parchetto attiguo alle scuole medie di via 2 giugno, spesso trasformato in una discarica a cielo aperto. Agli avventori di due o tre bar della città, che già l’anno scorso erano stati sonoramente ripresi dagli agenti. Ora pronti a staccare multe fino a 500 euro a chi non accetterà di abbassare il tono di voce.