Scorie industriali che dovrebbero essere adeguatamente trattate in centri di raccolta dedicati e che invece farebbero da sottofondo alla nuova autostrada in costruzione tra Brescia e Milano.
Pesantissime le accuse degli inquirenti che hanno dato il via a un’operazione dei carabinieri del comando provinciale di Brescia, supportati da personale del Ris e da un elicottero di Orio al Serio. In arresto imprenditori, politici e funzionari pubblici, tra cui spiccano Il vicepresidente del consiglio della Regione Lombardia, il 68enne bresciano Franco Nicoli Cristiani (nella foto), appartenente al Pdl, il presidente del gruppo Locatelli di Grumello del Monte, Pierluca Locatelli, il coordinatore degli staff della direzione generale di Arpa Lombardia, Giuseppe Rotondaro, e Andrea David Oldrati, titolare e responsabile di Terra Verde srl, società di Gorlago, tra le principali realtà di consulenza del gruppo Locatelli. Le accuse sono di corruzione e traffico illecito di rifiuti.
Sequestrate la cava di Cappella Cantone (Cremona) destinata ad una discarica di amianto, un impianto per il trattamento di rifiuti a Calcinate (Bergamo) e due cantieri della Brebemi a Cassano d’Adda (Milano) e Fara Olivana con Sola (Bergamo).
Immediata la presa di posizione della società Brebemi: «Seguiremo da vicino gli sviluppi dell’indagine, ed essendo totalmente estranei ai fatti, dunque parte lesa, ci costituiremo in giudizio come parte civile chiedendo i danni ai responsabili. Ringraziando le forze dell’ordine e gli inquirenti per l’ottimo lavoro svolto, continueremo i controlli sui nostri oltre 100 cantieri grazie al contraente generale, la direzione dei lavori, l’Alta sorveglianza, il comitato di vigilanza regionale e la concedente Cal».