Anniversario da urlo, anzi da belato… Compie vent’anni la Peghér Fest, ovvero la Festa della Pecora che ogni autunno accende Bratto – frazione di Castione – con folklore, tradizione, allegria e un po’ di sana ironia. Nel weekend del 5-7 ottobre non una sola pecora ma intere greggi invaderanno il paese secondo una tradizione vecchia appunto di cinque lustri, che vuole celebrare il rientro degli ovini dagli alpeggi. E’ una festa delle bestie e degli uomini perché da queste parti erano detti “pecore” anche gli abitanti di Bratto, proprio perché un tempo dediti quasi esclusivamente alla pastorizia. Forte di un’autoironia che è da pochi, la gente di qui decise quindi un bel giorno di festeggiare tutte le pecore, quadrupedi e bipedi indifferentemente. Quasi a dire, «se le altre frazioni si divertono a prenderci in giro, facciamo veder loro come ci si diverte davvero!». E a far festa quelli di Bratto son tutt’altro che pecoroni… Ecco allora che una piccola sagra popolare è cresciuta negli anni, affiancando al belato degli animali il canto degli uomini, le melodie degli strumenti, il profumo della cucina di montagna e a tema, la suspense delle sfide di un tempo e molto altro ancora.
Si comincia venerdì 5 ottobre con Peghér Fest Giovani, con musica dal vivo e cucina bergamasca. Sabato orchestra, danze e le più golose specialità della gastronomia orobica, prima fra tutte la Bergna (famoso prosciutto di pecora), ma anche casoncelli, fojade (farfalle di pasta fatte a mano), strinù (salsicce alla brace), capù (involtini di verza) e l’immancabile polenta. Il clou resta ovviamente il gran Palio della Pecora, domenica, che vede gli abitanti della varie contrade sfilare in corteo capitanati dalla propria pecora più bella.