Il “Piano Coordinato di Controllo Economico del Territorio” che la Guardia di Finanza ha eseguito a Bergamo e nel suo hinterland nelle giornate di venerdì ed oggi con l’impiego di 140 militari ha dato i suoi frutti.
In materia di emissione di SCONTRINI e RICEVUTE FISCALI sono stati eseguiti 252 controlli, che hanno portato alla constatazione di 119 violazioni per mancata emissione di tali documenti fiscali con una percentuale di irregolarità pari al 47% .
Sia i soggetti controllati, che coloro a cui sono state contestate irregolarità di varia natura, risultano riconducibili alle molteplici categorie di esercenti che compongono il tessuto economico-commerciale del territorio. Sono stati segnalati alle Autorità competenti per la sospensione dell’attività commerciali 9 esercizi (panificio, 2 ristoranti, negozio abbigliamento, 2 bar , 2 parrucchieri e negozio alimentari) avendo commesso nell’ultimo quinquennio la 4^ violazione in materia di mancata emissione scontrino/ricevuta. Ora rischiano la chiusura dell’attività da 3 giorni fino ad 1 mese (art. 12, comma 2 del d. lvo 471/1997). Le irregolarità in materia di mancata emissione di scontrini e ricevute vanno ad aggiungersi alle 233 violazioni (con una percentuale di irregolarità pari a circa il 30%) già individuate dalla Guardia di Finanza sul territorio dell’intera Provincia dall’inizio dell’anno in corso. Inoltre si segnala che, attraverso innovative modalità operative, sono stati eseguiti 23 controlli nei confronti di LIBERI PROFESSIONISTI (notai, avvocati, commercialisti, medici, consulenti, ect.). In particolare sono state acquisite informazioni dai clienti che avevano appena ricevuto prestazioni dai professionisti al fine di verificare se per le stesse sia stata, o sarà emessa (trattandosi in taluni casi di prestazioni continuative nel tempo) regolare parcella.
Tali tipologie di operazioni si inquadrano in consolidate metodologie d’azione, sistematicamente attuate anche nella specifica prospettiva di utilizzare i dati “caldi” acquisiti sul campo per integrare ed attualizzare le attività di monitoraggio ed analisi del tessuto “economico-finanziario” da eseguire in una seconda fase.
Durante il CONTROLLO DEL TERRITORIO sono state individuate 75 autovetture di lusso di cui 16 meritevoli di ulteriori sviluppi sotto il profilo fiscale. Tra queste, si segnalano, a titolo esemplificativo:
- un MASERATI GRANCABRIO 145, per un valore di 141.000 euro intestato ad un italiano;
- un PORSCHE CAYENNE intestato ad una giovane rumena;
- un BMW serie 3 (valore 52.000) intestato ad un cittadino marocchino,
tutti e 3 gli intestatari non hanno mai dichiarato alcun reddito al Fisco.
Inoltre si segnalano:
- un BMW 6C coupè intestato ad un italiano per un valore di 85.000 euro acquistato nel 2011. Il soggetto nel 2010 ha dichiarato solo redditi di fabbricati per 500 euro e nel 2009 redditi per 10.400 euro;
- un RANGE ROVER valore 50.000 intestato ad italiano che ha dichiarato nel 2010 euro 6.100.
Per tutti i soggetti sono stati comunque avviati ulteriori accertamenti allo scopo di procedere alle verifiche delle rispettive posizioni fiscali e reddituali.
In materia di CONTRASTO ALL’ABUSIVISMO ED ALLA VENDITA DI PRODOTTI CONTRAFFATTI, sono stati eseguiti diversi interventi, che hanno portato al sequestro di 1364 “pezzi” ed alla denuncia di 3 persone.
Le merci sequestrate contraffatte appartengono alle più diverse categorie merceologiche, ma, per il loro elevato “valore di vendita”, meritano di essere evidenziati i 142 capi di abbigliamento di eccellente fattura di noti marchi venduti a prezzo pieno in un negozio come se fossero originali.
Sono stati eseguiti 5 interventi in materia di LAVORO con 6 lavoratori in nero scoperti.
Infine si segnala il notevole incremento di telefonate giunte al numero di pubblica utilità 117 dovute sicuramente alla presenza “visiva” sul territorio.