Entro il 2022 la flotta di biciclette in sharing in città passerà in capo a un unico servizio, che integra il sistema pubblico attualmente in uso, a postazioni, con quello cosiddetto a “flusso libero”. La novità, annunciata da Atb e da Palazzo Frizzoni, erediterà l’esperienza ulltradecennale della BiGi, che da maggio del 2009 ha registrato circa 6 mila abbonamenti e 876 mila prelievi-depositi delle due ruote.
Il nuovo servizio sarà coordinato da Atb e gestito operativamente da Nextbike per quattro anni, rinnovabili per altri due. L’investimento totale sostenuto dall’azienda di trasporto pubblico è pari a 1,6 milioni di euro, di cui 300 mila per l’infrastruttura (biciclette smart e ciclostazioni) e circa 1,3 milioni, ossia poco più di 200 mila euro all’anno, per la gestione.
Le 23 postazioni attualmente in uso verranno sostituite e, nel complesso, saranno 60 le postazioni collocate nei quartieri di Bergamo: 30 saranno rastrelliere “fisiche”, per la sosta ordinata delle biciclette; le altre 30 “virtuali”, ossia aree delimitate sull’asfalto grazie alla vernice. Tutte le bici saranno dotate di Gps per il deposito.