L’avvio dell’azione di responsabilità nei confronti degli amministratori di società partecipate dalla Provincia e le relative dichiarazioni del Presidente Pirovano hanno l’unico obiettivo di gettare ulteriormente fango sul passato per nascondere la propria incapacità progettuale del presente, lasciando credere che le attuali difficoltà finanziarie del bilancio provinciale siano determinate da buchi e sprechi delle precedenti gestioni.
Niente di più falso, basta soltanto fare riferimento alle cifre che parlano da sole e che tutti i cittadini possono andare a verificare negli atti ufficiali della Provincia.
Il rendiconto della gestione del bilancio 2008, l’ultimo interamente gestito dal sottoscritto, approvato dal Consiglio Provinciale, allora visionabile da tutti sul sito della Provincia, si è chiuso con risultati estremamente positivi, un avanzo economico di + 28.070.724 Euro, un avanzo di amministrazione di + 9.056.967 Euro e disponibilità di cassa di + 96.771.068 Euro.
In dieci anni il Patrimonio della Provincia si è incrementato di circa 200 milioni di Euro, più che triplicato, passando da 95.522.018 Euro del 2000 a 295.030.010 Euro del 2008.
Gli investimenti realizzati sono stati di oltre 1 Miliardo di euro e le opere programmate in fase di appalto, ammontavano a oltre 3 Miliardi di euro.
Le stesse considerazioni valgono anche per le società partecipate. Il Presidente Pirovano addirittura vuole attivare ingiustamente azioni di responsabilità nei confronti di amministratori che hanno sempre operato con la massima professionalità e correttezza nel rispetto del disegno strategico della Provincia, ottenendo significativi risultati in termini di efficienza ed efficacia come ha certificato la Corte dei Conti nella dettagliata relazione sulla gestione dell’Amministrazione provinciale di Bergamo in data 24 aprile 2009. Anche qui le cifre parlano chiaro. Il patrimonio netto delle società nel 1999, anno di inizio della mia gestione, era di 30 milioni di Euro, quando ho lasciato la Provincia nel 2009 il patrimonio netto delle società era di oltre 112 milioni di Euro, quasi quadruplicato!
Le società partecipate hanno sempre perseguito finalità pubbliche e gli investimenti realizzati hanno prodotto strutture concrete, progetti ed opere che sono davanti agli occhi di tutti. Basti ricordare l’Aeroporto di Bergamo, il tram delle Valli, la Nuova Fiera, la banda larga, Servitec, il polo tecnologico di Dalmine – Tecnodal, ABF – Azienda Bergamasca Formazione, Bergamo Energia, BRE.BE.MI, Uniacque, Turismo Bergamo, solo per citare le più note.
Le risorse impegnate, quindi, non sono un buco, ma un investimento produttivo che è stato volano alla crescita e alla modernizzazione della nostra comunità, grazie proprio alle società partecipate nella cui compagine azionaria siedono, in molti casi, enti e istituzioni molto importanti del territorio, quali la Camera di Commercio e il Comune di Bergamo.
Se il Presidente Pirovano ha fermato il disegno strategico che le società perseguivano, se le società e i professionisti che le amministravano vengono denigrati e lesi nella propria professionalità, come sta avvenendo da due anni a questa parte, penalizzando in tal modo l’immagine e il valore economico delle stesse società, se il Presidente Pirovano non riesce a risolvere le difficoltà incontrate da Vocem, società che aveva avuto ben due valutazioni di impatto ambientale positive e l’ok della Regione Campania, se non è capace di gestire attivamente le opere e le infrastrutture realizzate, le responsabilità ricadono tutte sul Presidente Pirovano.
Avrebbe, invece, il dovere di impegnarsi a tempo pieno per gestire il patrimonio di progetti, realizzazioni, programmi e infrastrutture lasciati in eredità dalla precedente Amministrazione, senza sottrarsi a un confronto pubblico – che gli chiedo da oltre 2 anni – anche con le altre forze politiche di centro-destra che hanno condiviso il disegno strategico delle partecipazioni della Provincia.
Valerio Bettoni