Il congresso in Italia dell’Associazione Jeunes Restaurateurs d’Europe (una associazione esclusiva di grandi cuochi sotto i 37 anni: sono circa 350 in Europa e lavorano in alberghi e ristoranti celebri) è stato palcoscenico ideale per la presentazione in anteprima di Cellarius JRE, il Franciacorta Guido Berlucchi creato “su misura” per l’Associazione con il contributo indispensabile degli chef.
«Nel novembre 2012 abbiamo ospitato in Franciacorta l’assemblea JRE; in quell’occasione – dice Arturo Ziliani, enologo e vicepresidente della Guido Berlucchi, – una rappresentanza degli chef si è trattenuta a palazzo Lana Berlucchi, adiacente alle nostre cantine storiche. Supportati da me e dal mio assistente, Ferdinando Dell’Aquila, hanno assaggiato una selezione di Franciacorta Riserva, selezionando un Blanc de blancs annata 2006 di grande carattere, proveniente da un lotto di sole 5mila bottiglie».
Si tratta di uno Chardonnay in purezza ottenuto da uve spremute delicatamente (la resa in mosto è minima, pari al 35 per cento) e fermentato parte in acciaio e parte in barrique, dove ha beneficiato della malolattica e dell’affinamento sur lie. Dopo la preparazione della cuvée e l’imbottigliamento nella primavera 2007, il Franciacorta è stato riposto in catasta nelle cantine interrate di Borgonato, dove ha riposato per quasi sei anni sui lieviti prima del dégorgement.
All’assaggio, si rivela un Franciacorta Riserva dai vivi riflessi dorati, dal bouquet variegato, con importanti rimandi di frutta gialla e piccola pasticceria, dal gusto elegante e potente insieme, maturo, fruttato, cremoso.
«La sboccatura è recente, ma Cellarius JRE beneficierà di altri 4 mesi di affinamento: sarà infatti disponibile a partire da settembre, e soltanto presso i ristoranti dei Jeunes Restaurateurs d’Europe», spiega Ziliani. «Durante la degustazione, gli chef hanno preferito la versione Pas Dosé: una scelta ardita e che condivido, capace di esaltare l’eleganza senza compromessi i loro piatti creativi».