Era affetto da una rara condizione del fegato insorta dopo la nascita che non poteva essere risolta chirurgicamente. Eppure, ora è guarito e questo grazie all’unione delle forze dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, dove era in cura, con quelle dell’Asset Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
Il bambino ora sta bene ed è stato dimesso pochi giorni dopo l’intervento che ha visto l’applicazione di una procedura innovativa di radiologia interventistica. La sua storia dà nuova speranza per bambini con “ipertensione portale severa” di guarire grazie a questo approccio mininvasivo.
In particolare, il bambino in cura al Bambino Gesù soffriva di una condizione causata da una trombosi in epoca neonatale della vena porta che aveva causato lo sviluppo di cavernoma. Questa condizione può portare a gravi emorragie digestive, con rischio di complicanze e un forte impatto sulla qualità di vita.
Le due équipe di radiologi, nel corso di un intervento durato diverse ore, hanno effettuato una ricanalizzazione portale percutanea, una tecnica innovativa e mini-invasiva che consente di riaprire la vena ostruita che porta il sangue dalla milza e dall’intestino al fegato. La tecnica viene comunemente utilizzata nei bambini per gestire le complicanze insorte dopo il trapianto di fegato in età pediatrica.
L’applicazione di questa tecnica è stata avviata proprio a Bergamo, ormai tre anni fa.
Sara Carrara