La Guardia di Finanza di Bergamo, nell’ambito degli interventi diretti al controllo economico del territorio per l’individuazione di indici di capacità contributiva, ha scoperto un’evasione di circa 3 milioni di euro a carico di una società bergamasca.
Le indagini sono iniziate lo scorso gennaio quando i militari hanno notato in una strada del centro di Bergamo una Ferrari F131 che veniva condotta da un cittadino italiano, risultato poi avere un reddito non adeguato al possesso e soprattutto al mantenimento del citato veicolo.
Il soggetto italiano alla guida della Ferrari, Max Ferrari, è risultato essere un noto pilota di offshore, campo nel quale risulta aver conseguito prestigiosi riconoscimenti, e di avere la disponibilità anche di altre due costose autovetture, una Dodge e una Hummer, tutte prese in leasing.
Gli accertamenti svolti hanno portato a scoprire che lo stesso è stato amministratore e legale rappresentante di varie imprese che, negli anni d’imposta 2007, 2008, 2009 e 2010 risultano aver dichiarato elevati costi e pochi ricavi, per un’evasione di circa 3 milioni di euro.
Il cittadino italiano, nonostante il tenore di vita condotto, nello stesso periodo non risulta aver dichiarato al Fisco alcun reddito.
Nonostante le non poche difficoltà, dovute alla mancanza della documentazione contabile, occultata e probabilmente distrutta, i finanzieri sono comunque riusciti, attraverso l’esame delle banche dati in uso alla Guardia di Finanza ed ai controlli incrociati eseguiti, a ricostruire il reale volume d’affari inerente l’impresa amministrata dal soggetto.
Al termine dell’attività, i militari hanno denunciato il soggetto alla Procura della Repubblica di Bergamo per i reati di dichiarazione dei redditi infedele ed occultamento/distruzione della documentazione fiscale per i quali è prevista la reclusione fino a 5 anni.