Riunite nell’Unci, le persone insignite di onorificenze cavalleresche della Repubblica italiana sono esempio di alti sentimenti morali, di correttezza civica, di attività umanitarie e benefiche. A Bergamo la sezione Unci (Unione Cavalieri d’Italia) compie 22 anni e ha tenuto ieri, all’hotel Excelsior San Marco, una affollata assemblea, nel corso della quale sono stati consegnati i diplomi ai nuovi soci e a quanti hanno avuto onorificenze nei mesi scorsi. Hanno partecipato anche monsignor Gaetano Bonicelli e l’assistente ecclesiastico don Lino Lazzari, che nei loro interventi hanno sottolineato il ruolo prezioso che i cristiani e tutte le persone oneste sono chiamati a svolgere in questi momenti di crisi economica e morale.
I soci Unci di Bergamo sono oggi circa 500, presidente Marcello Annoni, che è anche vicepresidente nazionale. Diciannove nuovi soci sono stati accolti nell’associazione; altri 20 hanno ricevuto onorificenze negli ultimi mesi ed a loro è stato consegnato il diploma di merito. Tra questi, cinque hanno avuto avanzamento di onorificenza: Uff. Giovanni Cividini di Scanzorosciate, Uff. Isidoro Fratus di Bergamo, Uff. Giuseppe Lupi di Cividate al Piano, comm. Luigi Mariani di Seriate, comm. Umberto Zanetti di Bergamo. Due le distinzioni “Onore e merito”, la massima onorificenza dell’Unci: a Mario Bresciani di Spirano e Gianfranco Soldo di Verdello “per la loro opera svolta nel campo professionale, economico e sociale, distinguendosi per impegno, serietà e correttezza civica e morale”.
Nella sua relazione, il presidente Annoni ha ricordato le varie attività, in particolare quelle benefiche, riassunte nei vari “Premi della Bontà Unci”, assegnati ogni anno nel periodo natalizio. Anche ieri, come ogni anno in occasione della assemblea, sono stati raccolti fondi per il “Premio della solidarietà”, andato quest’anno alla Associazione Cure Palliative onlus; il presidente Arnaldo Minetti ha ringraziato, assicurando che si va estendendo la rete di terapia domiciliare del dolore. Numerose sono state anche le iniziative culturali e le visite alle sezioni Unci delle altre varie città e regioni.
A riprova di quanta considerazione goda l’Unci di Bergamo vi è stata la presenza, alla cerimonia di ieri, del presidente nazionale Ennio Radici con i presidenti delle sezioni Unci di diverse province tra cui Venezia, Lodi, Verona, Como, Trento, Vicenza e Treviso. A Marcello Annoni e alla moglie Tina Mazza, responsabile nazionale delle donne Unci, per i loro meriti di grande impegno e spirito associativo, il presidente nazionale Unci Ennio Radici e il presidente della sezione di Venezia Roberto Scarpa hanno donato un quadro con lo stemma della Repubblica Italiana ricamato in fili di seta. Un’altra nota di merito per l’Unci bergamasca l’ha portata il sindaco di Ponte San Pietro, Valerio Baraldi, che ha ricordato come il suo Comune è il primo in Bergamasca ad aver intitolato una via ai Cavalieri della Repubblica Italiana.