La Guardia di Finanza di Bergamo, a seguito di attività info-investigativa finalizzata al contrasto dei reati perpetrati contro la Pubblica Amministrazione, ha tratto in arresto in data odierna, a seguito di Ordinanza di Custodia Cautelare emessa dal Giudice dr. Petillo del Tribunale di Bergamo, P.R. (maschio del 1954) dipendente dell’A.N.A.S. di Bergamo.
In particolare lo stesso abusando della mansione di capo cantoniere – sorvegliante A.N.A.S. addetto alla vigilanza sulla S.S. n. 42- , ha indotto alcuni imprenditori locali a promettergli e consegnargli indebitamente alcune somme di denaro, affinché gli stessi potessero installare cartelli/insegne pubblicitarie lungo la citata strada statale o soprassedere alle eventuali contestazioni in caso di affissioni abusive.
Le attività investigative, coordinate dal Dott. Fabrizio Gaverini, Sostituto Procuratore presso la Procura di Bergamo, hanno preso avvio dalle denunce/querele presentate da parte di alcuni imprenditori locali circa la condotta illecita del dipendente dell’A.N.A.S..
Lo stesso, palesando le lungaggini burocratiche, costringeva gli imprenditori, che dovevano affiggere o avevano già affisso dei cartelloni o insegne, ad effettuare il pagamento di somme di denaro al fine di accelerare le connesse pratiche amministrative o evitare le conseguenti sanzioni.
La norma prevede che per l’affissione lungo le strade statali oltre al permesso del Comune competente sul luogo prescelto dall’imprenditore vi è la necessità di avere un’ulteriore autorizzazione da parte dell’ANAS Spa. In alcuni casi era lo stesso dipendente che vedendo una nuova insegna si recava dall’imprenditore per chiedere l’autorizzazione e una volta constatato che non vi era, si faceva corrispondere la metà della sanzione prevista (400,00 euro) per evitare di procedere nell’adempimento dei propri doveri d’ufficio ed adoperandosi per regolarizzare la posizione dell’imprenditore.
Oltre agli episodi accertati in un caso il dipendente dell’ANAS ha millantato di essere un agente di polizia vantando conoscenze presso la Motorizzazione Civile di Bergamo al fine di indurre un extracomunitario a consegnargli 800,00 euro per ottenere senza sforzi il superamento dell’esame scritto della patente di guida italiana. La vittima non ha comunque superato l’esame.
L’uomo, tratto in arresto, dovrà rispondere all’A.G. dei reati di concussione, sostituzione di persona e millantato credito.